Introduzione graduale del voto elettronico

Berna, 31.05.2006 - Il Consiglio federale ha approvato un rapporto sui progetti pilota in materia di voto elettronico e lo ha licenziato all’attenzione del Parlamento. La democrazia diretta deve tenere il passo con i mutamenti sociali ed è compito della politica allestire le condizioni quadro adeguate: queste le argomentazioni che hanno indotto il Consiglio federale a consentire l’introduzione graduale del voto elettronico in Svizzera.

Con il rapporto citato, il Consiglio federale pone fine agli interrogativi posti da diversi interventi parlamentari sulle opportunità e i rischi del voto elettronico in Svizzera come pure sulla sua fattibilità. Nel 2004 e 2005 la Cancelleria federale, in collaborazione con i Cantoni di Ginevra, Neuchâtel e Zurigo, ha effettuato cinque esperimenti pilota di voto elettronico nell’ambito di votazioni federali; gli esperimenti si sono svolti senza incidenti e con pieno successo.

Il voto elettronico consentirà alle nuove generazioni la partecipazione democratica anche in mutate condizioni di vita, assicurando così in futuro la legittimazione delle decisioni politiche da un vasto consenso popolare. I mezzi elettronici facilitano l’espressione del voto in una società caratterizzata da una sempre maggiore mobilità e dal costante aumento di aventi diritto al voto svizzeri che risiedono all’estero.

Il voto elettronico suscita grande interesse presso l’elettorato svizzero. La maggior parte delle persone interrogate nell’ambito dei sondaggi che hanno accompagnato gli esperimenti pilota si è pronunciata in favore della sua introduzione. Le opportunità offerte alla democrazia diretta dalle tecnologie dell’informazione non sono, tuttavia, esenti da rischi. Il voto elettronico richiede complessi provvedimenti organizzativi, tecnici e giuridici. Il pericolo di abusi necessita controlli costanti e il continuo sviluppo di misure di sicurezza.

A lunga scadenza, il voto elettronico è conveniente anche in termini economici: permette di procedere in maniera più efficiente allo spoglio e al conteggio dei voti e si possono altresì risparmiare i costi del voto per corrispondenza.

D’altra parte, l’introduzione generalizzata del voto elettronico su tutto il territorio nazionale nel corso di un periodo di 10 anni genererebbe costi netti di almeno 38 milioni di franchi. Secondo il Consiglio federale, tuttavia, questo impegno in favore della democrazia diretta ne vale la pena.

Le esperienze dei progetti pilota sono ora a disposizione di tutti i Cantoni, che devono valutare quale sistema risponda meglio alle loro specifiche esigenze. I Cantoni interessati possono unirsi ai tre Cantoni pilota o elaborare un proprio sistema, il che, tuttavia, indurrebbe maggiori oneri finanziari.


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Daniel Brändli, responsabile progetto voto elettronico
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Hans-Urs Wili, capo Sezione diritti politici
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