Il presidente della Confederazione Didier Burkhalter inaugura la Conferenza dell’OSCE sulla protezione delle persone che difendono i diritti umani

Berna, 10.06.2014 - Didier Burkhalter, capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e presidente in carica dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), ha inaugurato oggi a Berna la Conferenza dell’OSCE sulla protezione dei difensori dei diritti umani, organizzata dalla presidenza svizzera insieme all’Ufficio dell’OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR). Per due giorni, più di cento partecipanti svizzeri e stranieri discuteranno misure per la protezione delle persone che si impegnano in tutto il mondo per la difesa dei diritti umani.

La protezione e la promozione dei diritti umani, così come il rafforzamento dello Stato di diritto, rientrano tra gli obiettivi di politica estera della Svizzera e sono, al contempo, anche compiti centrali dell’ODIHR. Questi obiettivi possono però essere raggiunti solo se le norme e gli standard riconosciuti a livello internazionale in materia di diritti umani vengono anche effettivamente applicati. I difensori dei diritti umani svolgono un ruolo centrale a questo proposito. «Queste donne e questi uomini che si adoperano per garantire maggiore attenzione e rispetto nei confronti dei diritti umani spesso si assumono grandi rischi, in situazioni pericolose, per consentire ai loro concittadini e concittadine di vivere una vita dignitosa,» ha affermato il presidente della Confederazione Didier Burkhalter durante il suo discorso di apertura all’Hotel Schweizerhof a Berna, sottolineando che: «hanno bisogno del nostro sostegno e rispetto e meritano di essere aiutati».
Effettivamente, queste persone e i loro familiari vengono spesso osteggiati, intimiditi e minacciati quando intervengono nei loro Paesi di origine, in qualità di giuristi, sindacalisti, rappresentanti delle ONG, contadini o giornalisti, in appoggio dei diritti umani.

Non possono esserci stabilità e sicurezza durevoli senza il rispetto dei diritti umani, dello Stato di diritto e della democrazia, ha dichiarato Didier Burkhalter, nella sua funzione di presidente in carica dell’OSCE, davanti a un parterre di circa 100 esperti ed esperte dagli Stati partecipanti dell’OSCE, tra i quali figurano difensori dei diritti umani, specialisti della materia, altri delegati governativi e rappresentanti della società civile e di istituzioni per la difesa dei diritti umani. Ha inoltre rivolto un appello ai leader politici: «Per applicare le norme in materia di diritti umani, ci vuole innanzitutto una cosa: la volontà politica di mantenere le promesse fatte».

Le parole di Didier Burkhalter sono state suffragate da Stavros Lambrinidis, rappresentante speciale dell’UE per i diritti umani.

La conferenza ha reso possibile una discussione approfondita sul ruolo dell’OSCE nell’osservanza e nell’applicazione delle libertà fondamentali e dei diritti umani. La composizione del parterre di partecipanti ha messo in evidenza l’importanza della voce della società civile nei processi democratici.

Nel quadro dei due giorni di conferenza, la presidenza svizzera dell’OSCE lancerà, insieme all’ODIHR, linee guida che dovrebbero sostenere gli Stati partecipanti dell’OSCE nel garantire una protezione e un sostegno efficaci ai difensori dei diritti umani.


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