Revisione del diritto in materia di mantenimento del figlio: la CFQF chiede una soluzione non discriminatoria

Berna, 02.06.2014 - La Commissione federale per le questioni femminili CFQF ha elaborato un documento in cui espone i propri argomenti sulla revisione del diritto in materia di mantenimento del figlio (modifica del Codice civile svizzero). In particolare chiede che siano migliorati punti centrali dell’avamprogetto in modo che sia garantito il rispetto della parità dei sessi prescritta dalla Costituzione e dei diritti dei bambini.

Il progetto, che sarà trattato dal Consiglio nazionale durante la prossima sessione estiva, non adempie l'obiettivo dichiarato della revisione, ossia il rafforzamento del diritto del bambino al proprio mantenimento. La situazione dei bambini che vivono in condizioni economiche modeste o nella povertà non migliorerà, neppure con l'introduzione del contributo di accudimento poiché, nei casi in cui non è possibile la ripartizione dell'ammanco, ne usufruiranno soltanto i figli di genitori che possono permetterselo. Se il reddito dopo la separazione o il divorzio è insufficiente (caso di ammanco), il genitore tenuto al mantenimento (nella maggior parte dei casi ancora la madre) dovrà rivolgersi all'aiuto sociale. La soluzione presentata dal Consiglio federale è pertanto discriminatoria.

La CFQF chiede un contributo di mantenimento minimo per tutti i bambini, un anticipo adeguato e armonizzato a livello nazionale dei contributi di mantenimento e una soluzione innovativa che preveda una revisione della legge federale sull'esecuzione e sul fallimento (LEF). In questo modo sarebbero garantiti anche in futuro i diritti e il minimo esistenziale del genitore debitore del mantenimento (nella maggior parte dei casi il padre).

Gli argomenti della CFQF possono essere consultati in Internet all'indirizzo seguente: www.comfem.ch > Documentazione > Pareri


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