Violenza giovanile: la cooperazione ne migliora la prevenzione

Berna, 03.04.2014 - Nella prevenzione e nella lotta alla violenza giovanile, la cooperazione tra autorità e servizi specializzati permette di intervenire tempestivamente e di reagire con maggior velocità e con effetti più duraturi. È quanto emerge da uno studio commissionato dal programma nazionale Giovani e violenza che, attraverso l'analisi di 12 modelli di cooperazione, ha permesso di individuare i fattori chiave per il successo di una collaborazione.

Nella maggior parte dei casi il comportamento problematico dei giovani litigiosi e violenti si manifesta anche in altre forme: a scuola disturbano le lezioni e i loro voti peggiorano, a casa sono chiusi e avviliti oppure aggressivi e ribelli. All'origine di questa condotta vi sono spesso violenze in famiglia, la mancanza di prospettive o un giro di amici poco raccomandabile. In queste situazioni sono numerosi gli attori (insegnanti, operatori giovanili, polizia, autorità di protezione dell'infanzia e della gioventù, pubblici ministeri minorili ecc.) in grado di aiutare e, se l'intervento è tempestivo, adeguato e soprattutto coordinato, di evitare il peggio.

Uno studio commissionato dal programma di prevenzione Giovani e violenza ha esaminato 12 modelli di cooperazione. I risultati mostrano che, in caso di emergenza, la cooperazione tra autorità e servizi specializzati permette di intervenire tempestivamente e di reagire con maggior velocità e con effetti più duraturi rispetto al caso in cui gli attori agiscono separatamente. A Ginevra, per esempio, assistenti sociali, polizia cantonale e Servizio giovani della Città hanno istituzionalizzato il dialogo regolare e di volta in volta stabiliscono insieme i provvedimenti da intraprendere nel caso concreto. Il Cantone di Zurigo ha avuto dei buoni risultati con il modello di cooperazione «Interfall», in base al quale l'Ufficio giovani e orientamento professionale, l'Ufficio della scuola pubblica, il servizio psichiatrico per i bambini e i giovani e la Procura dei minorenni coordinano gli interventi in caso di situazioni familiari difficili e di bambini e giovani problematici. Il modello di individuazione tempestiva di Sarnen è un buon esempio di cooperazione in ambito scolastico: i diversi attori interni (membri della direzione e del corpo insegnanti, assistenti sociale scolastica e specialisti di pedagogia curativa scolastica) hanno disciplinato in modo vincolante la procedura da seguire in presenza di giovani problematici. Essi hanno inoltre stabilito quando e come debbano eventualmente essere coinvolti attori esterni come le autorità di protezione dei minori e degli adulti, il servizio psicologico scolastico, la consulenza a giovani e genitori e la Procura dei minorenni.

Ad oggi, però, le cooperazioni di questo tipo non sono un fenomeno diffuso in Svizzera. Secondo gli autori dello studio, un ostacolo fondamentale al miglioramento della cooperazione risiede nello scambio di informazioni e di dati personali, che in molti casi non è controllato e segue talvolta una procedura non ineccepibile da un punto di vista giuridico oppure non avviene affatto.

Il Consiglio federale valuterà, con l'aiuto di un gruppo di esperti, come migliorare la situazione attuale e adotterà entro l'estate del 2015 proposte concrete in tal senso.

Programma di prevenzione Giovani e violenza
Nel giugno del 2010 il Consiglio federale ha approvato il programma nazionale di prevenzione Giovani e violenza. Previsto su cinque anni (2011-2015), questo si basa su una collaborazione tripartita tra Confederazione, Cantoni, Città e Comuni e mira a gettare le basi per una prevenzione efficace della violenza in Svizzera. Quattro i principali campi d'azione: lo sviluppo di una base di conoscenze sulle buone pratiche di prevenzione della violenza, l'ampia diffusione delle conoscenze acquisite in forma utile alla prassi, la promozione dei contatti tra i diversi attori del settore e un migliore coordinamento tra prevenzione, intervento e repressione.


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Thomas Vollmer, Capo dell’Unità Programmi di protezione della gioventù
Ambito Famiglia, generazioni e società
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Ufficio federale delle assicurazioni sociali
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