UFAP: ben equipaggiati per il futuro

Berna, 23.05.2006 - L’Ufficio federale delle assicurazioni private (UFAP) affronta «ben equipag-giato» l’attuazione della legge sulla sorveglianza degli assicuratori, posta in vigore con effetto all’inizio del 2006. Il cambio di paradigma verso una sor-veglianza basata sui rischi avviene anche per il settore assicurativo in un momento economicamente favorevole. Il direttore Herbert Lüthy ha preso spunto dagli ottimi risultati del nuovo orientamento dell’UFAP per comunicare le sue dimissioni con effetto a fine anno.

L’attuazione della legge sulla sorveglianza degli assicuratori (LSA) posta in vigore con effetto al 1° gennaio 2006, nonché della pertinente ordinanza sulla sorveglianza (OS), avviene in un contesto che può essere definito favorevole sia per il settore assicurativo che per l’autorità preposta alla regolamentazione – l’Ufficio federale delle assicurazioni private (UFAP).

Da un lato, il settore assicurativo svizzero si è ulteriormente ripreso dai difficili anni 2001 e 2002 e ora dispone nuovamente nel suo insieme di una sana base di capitale proprio; d’altro lato l’UFAP ha potuto concludere il suo nuovo orientamento, iniziato nel 2003, sia dal punto di vista organizzativo che da quello materiale. Dopo che il Parlamento ha approvato nel dicembre 2005 la decisione relativa al riassetto, l’Ufficio può ora concentrarsi in maniera mirata alla fase d’attuazione.

Risultati del collaudo pratico SST del 2005

Nel quadro del nuovo orientamento della sorveglianza, è stata sviluppata la sorveglianza basata sui rischi, in particolare mediante il Test Svizzero di Solvibilità (Swiss Solvency Test – SST) per tutte le imprese di assicurazione oggetto di sorveglianza. Lo SST determina l’entità del capitale necessario in funzione dei rischi («capitale previsto»). Il capitale disponibile («capitale sopportante i rischi») deve corrispondere almeno a questo capitale previsto. In caso contrario, occorre aumentare il capitale oppure ridurre i rischi. Lo SST assume una dimensione economica, nel senso che tutti i fattori rilevanti non vengono valutati in un’ottica statutaria, bensì in un’ottica economica.

Dopo un primo collaudo effettuato nel 2004, nello scorso anno è stato avviato un secondo test - rappresentativo per la globalità del mercato - in quanto ha coperto circa il 93 per cento del volume totale dei premi nell’ambito dell’assicurazione sulla vita e circa l’85 per cento di quello del mercato dell’assicurazione contro i danni:

  • Esiste solo un rapporto molto debole fra la solvibilità statutaria secondo Solvency I e la solvibilità secondo lo SST. Ciò è da ricondurre soprattutto al fatto che il margine di solvibilità richiesto da Solvency I non tiene conto dei rischi di mercato e di credito.
  • Nonostante la drastica riduzione della quota di azioni dopo le brutte esperienze degli anni 2001 e 2002, la quota del rischio di mercato oscilla comunque ancora tra il 50 e l’80 per cento del fabbisogno di capitale delle imprese di assicurazione.
  • La quota dei rischi assicurativi rispetto al rischio globale è il secondo rischio più importante per gli assicuratori sulla vita e per quelli contro i danni.
  • Il rischio di credito, che esprime il rischio dell’incapacità dei debitori di ogni tipo di assolvere gli impegni contratti è, al contrario di quanto accade per le banche, di importanza secondaria per il settore assicurativo.

Per i grandi assicuratori sulla vita e contro i danni, lo SST è in vigore già dal 2006. Per contro, le compagnie più piccole hanno due anni di tempo per sviluppare il necessario know-how e trovare un attuario responsabile. Entro cinque anni le imprese di assicurazioni devono comprovare di possedere il capitale sopportante i rischi necessario alla copertura del capitale previsto.

L’UFAP promuove su base volontaria la trasparenza degli assicuratori

Basandosi sui nuovi principi stabiliti dalla legge, l’UFAP definisce la sua filosofia in materia di sorveglianza mediante i concetti di fondo «basata sui rischi», «basata sui principi» e «orientata verso la concorrenza». In tal modo, l’UFAP intende supportare e promuovere il più possibile la regolamentazione autonoma del mercato finanziario.

In quest’ottica, l’UFAP sostiene lo sforzo volontario di trasparenza delle imprese di assicurazione. Sia per gli assicurati che per il mercato assicurativo è auspicabile che le imprese di assicurazioni divulghino informazioni importanti sul rischio nonché il loro rating o la loro probabilità di inadempienza ai sensi dello SST, affinché gli operatori del mercato possano rendersi conto di come l’impresa di assicurazioni ottemperi alle prescrizioni regolamentari. A questo riguardo l’UFAP definisce il suo ruolo di autorità di sorveglianza non primariamente attraverso la formulazione di richieste dettagliate in materia di trasparenza, in quanto la richiesta di informazioni importanti dovrebbe venire piuttosto dal mercato e dagli stessi operatori del mercato.

Dimissioni del direttore Herbert Lüthy

Herbert Lüthy ha informato il consigliere federale Hans-Rudolf Merz della sua intenzione di lasciare la carica di direttore dell’Ufficio federale delle assicurazioni private (UFAP) per la fine del 2006. Il direttore dell’UFAP (63 anni) ha assunto la sua carica nel mese di ottobre del 2002 in un periodo molto difficile sia per il settore assicurativo sia per l’Ufficio. Proveniente dall’economia privata, Lüthy ha saputo orientare con successo l’UFAP verso le esigenze di un settore sempre più globalizzato. Herbert Lüthy ha svolto un lavoro pionieristico nello sviluppo del Test Svizzero di Solvibilità (SST).  


Indirizzo cui rivolgere domande

Patrick Jecklin, portavoce UFAP, tel. 031 325 01 65



Pubblicato da

Ufficio federale delle assicurazioni private
http://www.bpv.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-5240.html