Rapporto della Svizzera al Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale sulle misure contro la discriminazione
Berna, 17.02.2014 - Il 14 e il 17 febbraio 2014 il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale (CERD) ha esaminato il rapporto della Svizzera riguardante l’attuazione della Convenzione dell’ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale. Una delegazione della Confederazione e dei Cantoni ha presentato il rapporto a Ginevra e ha risposto alle domande dei membri del Comitato.
Il rapporto, approvato dal Consiglio federale nel novembre 2012, contiene considerazioni sugli sviluppi giuridici e politici intervenuti a livello nazionale dopo la presentazione dell’ultimo rapporto nell’agosto 2008. È stata inoltre consolidata la prassi relativa al trattamento della fattispecie penale della discriminazione razziale (art. 261bis CP) e sono state adottate numerose misure a tutti i livelli dello Stato per impedire ogni forma di discriminazione razziale.
I rapporti dei singoli Stati indicano le misure legislative, giudiziarie, amministrative e di altro genere adottate per attuare la Convenzione. Il loro esame si svolge in un clima di dialogo tra il Comitato di esperti e gli Stati parti. Si tratta di una presentazione pubblica, alla quale possono assistere anche privati interessati e organizzazioni non governative. Al termine della procedura, il Comitato formula critiche e raccomandazioni scritte nei confronti dello Stato esaminato.
La Convenzione internazionale del 1965 per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale codifica il divieto della discriminazione razziale e prevede obblighi per combattere e prevenire il razzismo. Al 1° febbraio 2014 la Convenzione contava 176 Stati parti. La Svizzera vi ha aderito nel novembre del 1994.
Ulteriori informazioni sui rapporti della Svizzera sono disponibili sul sito Internet del DFAE e del Servizio per la lotta al razzismo del DFI.
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