Aumenta la concentrazione di iodio nel sale commestibile

Berna, 07.01.2014 - Fin dal 1920 in Svizzera il sale commestibile viene arricchito facoltativamente con iodio per prevenirne la carenza. Grazie a questa misura le malattie da carenza di iodio come il gozzo o i disturbi dello sviluppo mentale, un tempo molto diffuse, sono scomparse. Un nuovo rapporto della Commissione federale per l'alimentazione (COFA) indica che le attuali misure per l'approvvigionamento di iodio non sono più sufficienti. Su raccomandazione della COFA, l'aggiunta di iodio al sale commestibile in Svizzera è aumentata dai 20 a 25 milligrammi per kg dal 1° gennaio 2014.

L'ultimo rapporto della COFA indica che lo stato dello iodio della popolazione è peggiorato negli ultimi anni. La Commissione raccomanda di aumentare la concentrazione di iodio nel sale commestibile dagli attuali 20 a 25 milligrammi per kg. L'aumento è valido a partire dal 1° gennaio 2014. I consumatori rimangono comunque liberi di scegliere se utilizzare sale iodato o meno. L'aggiunta di iodio è chiaramente indicata sulla confezione.

Dal rapporto della COFA è emerso che l'approvvigionamento di iodio si attesta su livelli critici soprattutto per le donne in età riproduttiva e in allattamento, nonché per i lattanti e i bambini.

Uno dei motivi è la diminuzione dell'impiego di sale iodato da parte dell'industria alimentare negli ultimi anni - in Francia, per esempio, l'uso di sale iodato nei prodotti lavorati è vietato. Inoltre legislazioni differenti pongono potenziali ostacoli al commercio dei prodotti iodati. Per questo le industrie alimentari orientate all'esportazione rinunciano in parte all'aggiunta di iodio. D'altra parte il consumo di sale è diminuito nel corso degli anni. Questa evoluzione, auspicata e positiva per la salute, comporta però anche una riduzione del consumo di iodio.

Per continuare a garantire una prevenzione duratura della carenza di iodio, lo stato dello iodio nei gruppi a rischio è verificato periodicamente attraverso indagini nazionali.


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