Sesso: disabile – segni particolari: donna

Berna, 09.12.2013 - Il 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani, l’Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità UFPD ha pubblicato un opuscolo sulla situazione delle donne con disabilità in Svizzera.

Come è tutelata in Svizzera la parità delle donne disabili? In che misura il sesso incide sulle opportunità dei portatori di handicap? Dove entra in gioco la parità tra uomo e donna? Basta dire che le donne e gli uomini disabili sono «sottintesi» in tutti i provvedimenti per l’uguaglianza dei sessi o ci vogliono misure specifiche alla loro situazione? L’esistenza di parità separate è compatibile con l’idea d’inclusione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità?  

Il nuovo opuscolo dell’UFPD affronta questi argomenti dal punto di vista dei diritti umani. In primo piano, cinque ambiti di vita decisivi per la parità: istruzione, lavoro, salute, tutela degli interessi e media.  

La conclusione: anche in Svizzera, per le donne con disabilità il rischio di essere svantaggiate o discriminate è maggiore. Ciò nonostante, la loro situazione specifica non è esplicitamente considerata né nella politica di parità dei sessi né nei provvedimenti per la parità dei disabili. Questo succede perché le donne (e gli uomini) con disabilità non sono percepite come donne (e uomini), ma come una «terza categoria» asessuata. Alla stessa conclusione erano per altro già giunte alcune donne disabili negli anni 1980. La cosa sorprendente è che a tutt’oggi non sia ancora cambiato nulla nonostante le approfondite discussioni sui problemi di genere.

Con la sua nuova pubblicazione, l’UFPD intende dare visibilità all’incidenza del sesso sulla situazione delle persone con disabilità e stimolare i lettori e le lettrici ad approfondire l’argomento. E ne ha ben donde: con la prevista adesione alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, infatti, la Svizzera ribadirà l’impegno, già sancito dalla legge sui disabili, a tener conto della prospettiva di genere in tutte le misure che introdurrà in applicazione della Convenzione. Il nuovo opuscolo – che segnala lacune, indica categorie di donne particolarmente a rischio e raccomanda interventi mirati negli ambiti considerati – potrà dunque risultare molto utile.

La pubblicazione è stata realizzata dalla Rete delle donne e delle ragazze con disabilità avanti donne con il sostegno dell’UFPD.


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Andreas Rieder, responsabile UFPD, 031 323 83 94



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