Conferenza nazionale sulla violenza di genere

Berna, 22.11.2013 - Violenza domestica, mutilazioni genitali, matrimoni forzati e tratta di esseri umani: la violenza di genere si presenta sotto molteplici forme e riguarda tutti Paesi. In Svizzera, in media ogni due settimane una persona perde la vita in seguito a violenza domestica e in due casi su tre le vittime sono donne. In occasione di una conferenza organizzata congiuntamente dal Dipartimento federale dell’interno DFI e dal Dipartimento federale degli affari esteri DFAE, circa 180 specialisti di tutta la Svizzera si sono incontrati oggi a Berna, per scambiare le proprie esperienze e per discutere sulle sfide e le opportunità che gli accordi internazionali offrono alla Svizzera per lottare contro la violenza di genere.

Nel suo discorso di apertura della conferenza il Consigliere federale Alain Berset, capo del Dipartimento federale dell'Interno DFI, ha illustrato l'impegno della Svizzera nella prevenzione e nella lotta contro la violenza di genere.

I diritti delle donne costituiscono una priorità della politica svizzera dei diritti umani anche per il Dipartimento federale degli affari esteri DFAE. Ma non è solo altrove che i diritti umani delle donne vengono calpestati. Come ha sottolineato Benno Bättig, segretario generale del Dipartimento federale degli affari esteri DFAE, anche la Svizzera non è immune da questo fenomeno e necessita di un quadro legale e provvedimenti più mirati per contrastarlo.

Con la firma e la ratifica di diversi accordi internazionali, come per esempio la «Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna» (CEDAW), la Svizzera si è impegnata ad adottare misure per prevenire e lottare contro la violenza domestica, la tratta di esseri umani, la prostituzione forzata, le mutilazioni genitali e i matrimoni forzati.

I partecipanti alla Conferenza nazionale hanno passato in rassegna i principali strumenti normativi internazionali per prevenire e combattere la violenza di genere. Il dibattito si è focalizzato sulla «Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica», nota anche come «Convenzione di Istanbul», sottoscritta dalla Svizzera nell'estate del 2013, e sui risultati scaturiti su questo tema dalla sessione di quest'anno della Commission on the Status of Women (CSW) dell'ONU.

Quali opportunità offrono alla Svizzera gli accordi internazionali in questione? Come vengono attuati a livello federale e cantonale, e quale ruolo svolge al riguardo la società civile?

Questi interrogativi sono stati oggetto di presentazioni, seminari e stand informativi. La Conferenza non solo ha consentito di fare il punto dei più recenti sviluppi internazionali, ma ha anche dato spazio alla presentazione e alla discussione di progetti innovativi e lungimiranti nel campo della prevenzione e dell'eliminazione della violenza di genere a livello federale e cantonale.


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