Il Consiglio federale licenzia il messaggio concernente la modifica della legge sull'assistenza amministrativa fiscale

Berna, 16.10.2013 - In data odierna il Consiglio federale ha preso conoscenza dei risultati della procedura di consultazione concernente la revisione parziale della legge sull'assistenza amministrativa fiscale e ha licenziato il relativo messaggio all'attenzione delle Camere federali. Con la prevista precisazione concernente l'informazione a posteriori delle persone interessate la Svizzera soddisfa lo standard dell'OCSE.

La consultazione si è svolta dal 14 agosto al 18 settembre 2013. La proposta concernente l'informazione a posteriori di persone oggetto di una procedura di assistenza amministrativa è stata accolta favorevolmente dalla maggioranza dei partecipanti. La Svizzera soddisfa in questo modo lo standard internazionale vigente. Sinora la legge prevedeva che i contribuenti interessati fossero informati, tutti senza eccezione, prima della trasmissione dei dati allo Stato richiedente.

Sulla base dei risultati della consultazione il Consiglio federale ha puntualizzato nel suo disegno che l'informazione a posteriori dei contribuenti può avvenire soltanto in via eccezionale. Lo Stato richiedente deve pure giustificare la sua domanda affermando ad esempio che l'informazione preliminare vanificherebbe il buon esito della sua inchiesta.

Le domande raggruppate sono già possibili con la legge in vigore. Per poterne migliorare l'efficienza, la revisione prevede una procedura d'informazione idonea per le domande raggruppate. Nel disegno viene conferita al Consiglio federale la competenza di determinare il contenuto necessario di una domanda raggruppata. A tal fine esso deve tener conto dello standard internazionale.

La questione relativa a domande di assistenza amministrativa basate su dati rubati ha provocato una forte opposizione da parte dei partecipanti alla consultazione. Il Consiglio federale voleva sbloccare la situazione secondo cui a seguito della sua prassi restrittiva la Svizzera non può entrare nel merito di numerose domande. Secondo l'avamprogetto la Svizzera avrebbe potuto entrare nel merito di una domanda soltanto se lo Stato richiedente avesse ottenuto passivamente in modo legale i relativi dati, ad esempio tramite uno Stato terzo. La Svizzera avrebbe comunque continuato a non entrare nel merito di domande basate su dati che lo Stato si è adoperato attivamente per acquisire.

Questo allentamento avrebbe creato inoltre premesse più favorevoli per la Svizzera riguardo al Forum globale, poiché nella seconda fase di valutazione viene analizzata l'efficienza dell'assistenza amministrativa nella prassi. I partecipanti alla procedura di consultazione hanno però respinto ogni modifica della prassi. Il Consiglio federale ha dunque deciso di rinunciare a questa disposizione.

Alla luce degli sviluppi a livello internazionale, il Consiglio federale considera necessaria la revisione della legge sull'assistenza amministrativa fiscale. In occasione del loro vertice del mese di settembre del 2013, gli Stati del G20 hanno esortato tutte le giurisdizioni ad affrontare senza ulteriore indugio l'attuazione delle raccomandazioni del Forum globale sulla trasparenza e sullo scambio di informazioni a fini fiscali (Forum globale). L'appello si rivolge in particolare agli Stati, come la Svizzera, che non sono ancora stati autorizzati ad accedere alla seconda fase della peer review. Inoltre questo autunno il Forum globale inizierà a effettuare la valutazione finale dei primi 50 Stati che hanno superato entrambe le fasi della peer review.

Queste valutazioni finali avranno una considerevole ripercussione a livello internazionale. La pressione e quindi il rischio di liste nere e di altre sanzioni bilaterali e multilaterali continuerà a crescere fintantoché la Svizzera non avrà superato le due fasi della peer review.


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