Votazione del 22 settembre 2013: sì alla nuova legge sulle epidemie

Berna, 13.08.2013 - A nome del Consiglio federale, il capo del Dipartimento dell'interno Alain Berset ha raccomandato l'accettazione della legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell'essere umano (legge sulle epidemie). La nuova legge consentirà di proteggere meglio la popolazione svizzera dai pericoli per la salute. La Confederazione e i Cantoni saranno più efficienti nel gestire le situazioni di crisi, nel lottare in maniera più incisiva contro le epidemie e nel trattare in modo più mirato la crescente resistenza agli antibiotici e le infezioni ospedaliere. Come riferito dal suo presidente, il Consigliere di Stato di Basilea Città Carlo Conti, la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità sostiene la legge. La consultazione popolare si terrà il prossimo 22 settembre.

Con l'attuale legge sulle epidemie, che risale al 1970, non si è più in grado di proteggere sufficientemente la popolazione svizzera dalle epidemie e dalle nuove minacce come ad esempio la pericolosa malattia polmonare SARS. Di conseguenza, il Consiglio federale e il Parlamento hanno rielaborato la legge sulle epidemie, rispondendo anche a un auspicio dei Cantoni. La nuova legge permetterà alla Confederazione e ai Cantoni di agire in modo più rapido e mirato per poter riconoscere, prevenire, monitorare e contrastare le malattie trasmissibili.

Proteggersi da nuovi pericoli

La nuova legge prevede l'elaborazione e l'attuazione di programmi di protezione della salute pubblica da malattie contagiose con i quali dovrebbe essere possibile, ad esempio, ridurre i nuovi contagi da HIV/Aids o da patologie causate da batteri ospedalieri. In Svizzera, le infezioni nosocomiali provocano ogni anno circa 2000 decessi e costi per 240 milioni di franchi. Anche la crescente resistenza agli antibiotici può essere controllata e combattuta in modo più mirato mediante le nuove disposizioni di legge. In tal modo s'intende mantenere la loro efficacia contro le malattie infettive gravi come la polmonite o la meningite.

Mantenimento di una prassi di vaccinazione efficace

È provato che le vaccinazioni offrono la protezione migliore contro i contagi da malattie pericolose come la meningite o il tetano. Il programma nazionale di vaccinazione ha permesso di eliminare dal nostro Paese malattie come la poliomelite. Questa prassi di vaccinazione efficace si basa sulla libera volontà e continuerà a protrarsi senza cambiamenti. In situazioni di crisi assoluta, Confederazione e Cantoni devono poter imporre anche in futuro l'obbligatorietà della vaccinazione. La nuova legge restringe tuttavia fortemente il campo d'applicazione dell'obbligatorietà, che potrà essere impartita per un tempo limitato solo a singoli gruppi di persone interessate in modo particolare, ad esempio al personale del reparto maternità di un ospedale allo scopo di proteggere la salute delle madri e dei lattanti. Se un infermiere non volesse farsi vaccinare, sarebbe temporaneamente trasferito in un altro reparto. Tuttavia, fino ad oggi una simile situazione eccezionale non si è mai verificata. Anche con la nuova legge nessuno potrà essere vaccinato contro la sua volontà.

La normativa rivista disciplina anche la cooperazione con l'Organizzazione mondiale della sanità OMS e con i Paesi limitrofi, in particolare durante le situazioni di crisi. L'OMS può unicamente emettere raccomandazioni, senza che con ciò venga ristretta la sovranità della Svizzera.

Informare per rafforzare la responsabilità individuale

Consiglio federale e Parlamento desiderano che tutti i bambini e gli adolescenti siano informati in modo consono alla loro età, affinché si possano proteggere da soli contro i pericoli per la salute. Questi giovani dovranno pertanto essere informati in modo mirato sulle malattie infettive, come il morbillo o la meningite, oppure sulle malattie sessualmente trasmissibili come l'HIV/Aids. L'esercizio dell'autorità scolastica rimane di competenza dei Cantoni che continuano ad avere la responsabilità di definire i programmi didattici. L'organizzazione delle lezioni resta di competenza degli insegnanti.
La nuova legge sulle epidemie contiene, per la prima volta, anche disposizioni sulla protezione dei dati. Il trattamento dei dati rilevati da Confederazione e Cantoni in relazione alle malattie infettive viene disciplinato con regole severe.

Il Parlamento ha approvato a larga maggioranza la revisione della legge sulle epidemie il 28 settembre 2012. Il progetto è stato posto in votazione poiché contro la modifica di legge è stato indetto il referendum. Se verrà accolta, la nuova normativa entrerà presumibilmente in vigore il 1° gennaio 2016, perché prima sarà necessario adottare degli adeguamenti di legge a livello cantonale.


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale della sanità pubblica, Sezione comunicazione
tel. 031 322 95 05, media@bag.admin.ch



Pubblicato da

Segreteria generale DFI
http://www.edi.admin.ch

Dipartimento federale dell'interno
http://www.edi.admin.ch

Ufficio federale della sanità pubblica
http://www.bag.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-49843.html