Svizzera e Francia avviano il dialogo sulle questioni finanziarie e firmano la Convenzione sulle successioni

Berna, 11.07.2013 - La consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e il ministro francese dell’economia e delle finanze Pierre Moscovici hanno avviato in data odierna a Parigi un dialogo finanziario su questioni bilaterali aperte in ambito finanziario e fiscale. In questa occasione è stata firmata anche la nuova Convenzione franco-svizzera intesa a evitare i casi di doppia imposizione in materia d’imposte sulle successioni.

Entrambi i ministri Widmer-Schlumpf e Moscovici si sono rallegrati dell’avvio, convenuto lo scorso anno, del dialogo relativo alla risoluzione delle questioni finanziarie e fiscali pendenti. Entrambi i ministri hanno convenuto di istituire un gruppo di lavoro comune che riprenderà i lavori nel mese di settembre. Si tratta in particolare dell’assistenza amministrativa in materia fiscale, della regolarizzazione di averi non dichiarati in passato, dell’imposizione secondo il dispendio (imposizione forfettaria) e dell’applicazione delle regole sull’aeroporto di Basilea-Mulhouse. La ministra delle finanze Widmer-Schlumpf ha inoltre invitato il suo omologo Moscovici per un incontro a Berna che dovrebbe tenersi il prossimo mese di novembre.

L’odierna sottoscrizione della nuova Convenzione sulle successioni tra la Svizzera e la Francia costituisce un primo passo concreto nell’ambito di questo dialogo. In conformità con i principi del diritto tributario internazionale, la nuova Convenzione entrerà in vigore dopo che il testo sarà stato approvato dai Parlamenti di entrambi gli Stati.

Tra le principali novità, il testo prevede che la Francia possa assoggettare gli eredi e i legatari che risiedono sul suo territorio deducendo l’imposta sulle successioni pagata in Svizzera. La Svizzera conserva dunque il suo diritto primario d’imposizione e la sua sovranità fiscale non viene toccata. La convenzione introduce inoltre la trasparenza fiscale per le società immobiliari nel senso che gli immobili posseduti indirettamente saranno d’ora in poi assoggettati a imposta nel luogo in cui sono situati.

L’attuale convenzione data del 1953 e non è mai stata oggetto di revisione. Nel 2011 la Francia ha comunicato alla Svizzera la sua volontà di denunciare tale convenzione poiché non corrispondeva più alla sua politica in materia di convenzioni. La Svizzera ha giudicato preferibile la revisione al vuoto giuridico. Rispetto a una tale situazione la convenzione garantisce la certezza giuridica ai contribuenti ed evita i rischi di doppia imposizione.

Nel mese di luglio del 2012 è stato parafato un primo avamprogetto ed è stata effettuata un’indagine conoscitiva. In seguito alle reazioni negative di taluni Cantoni e degli ambienti interessati, la Svizzera ha chiesto alla Francia un miglioramento dell’avamprogetto. Queste discussioni hanno permesso di giungere a una regolamentazione più vantaggiosa sui seguenti tre punti:

  • gli eredi e i legatari di un defunto domiciliato in Svizzera devono aver risieduto almeno otto anni in Francia nei dieci anni precedenti il periodo durante il quale ricevono i beni affinché la Francia possa esercitare il suo diritto d’imposizione;
  • i beni immobili detenuti indirettamente tramite una società sono imponibili nello Stato in cui sono situati (trasparenza della società). Tuttavia tale imposizione può avvenire solo se il defunto, rispettivamente la sua famiglia, detiene almeno il 50 per cento di questa società e il valore degli immobili supera un terzo dell’insieme degli attivi di tale società;
  • la convenzione entrerà in vigore dopo che il testo sarà stato approvato dal Parlamento e dopo che il termine del referendum facoltativo sarà scaduto inutilizzato. Inizialmente era previsto che la nuova convenzione fosse applicabile dal 1° gennaio 2014.


Indirizzo cui rivolgere domande

Mario Tuor, capo della Comunicazione, Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI),
+41 31 322 46 16, mario.tuor@sif.admin.ch



Pubblicato da

Dipartimento federale delle finanze
https://www.efd.admin.ch/efd/it/home.html

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-49661.html