Ulteriore sviluppo della strategia in materia di mercati finanziari

Berna, 14.06.2013 - In occasione della sua seduta odierna il Consiglio federale ha preso atto di un primo rapporto del gruppo di esperti per l’ulteriore sviluppo della strategia in materia di mercati finanziari. Il Consiglio federale è disposto a partecipare attivamente, in seno all’OCSE, allo sviluppo di uno standard globale per lo scambio automatico di informazioni inteso a garantire la conformità sotto il profilo fiscale dei clienti esteri di gestori patrimoniali, che soddisfi elevate esigenze per quanto concerne il rispetto del principio di specialità e della normativa in materia di protezione dei dati, che assicuri la reciprocità e che comprenda norme affidabili per l’accertamento dell’avente economicamente diritto di tutte le forme giuridiche, compresi trust e società di sede.

Da tempo il contesto internazionale pone numerose sfide alla piazza finanziaria svizzera. Da alcuni anni le condizioni quadro della gestione patrimoniale transfrontaliera in Svizzera sono viepiù sottoposte a rapidi cambiamenti. Questi riguardano innanzitutto le modalità per garantire la conformità di clienti esteri sotto il profilo fiscale, ma anche l’accesso al mercato, in particolare ai mercati dell’UE, che rischia di essere progressivamente compromesso dalle varie iniziative di regolamentazione. Nel corso degli ultimi anni la Svizzera ha pertanto intrapreso sforzi e sviluppato strategie nel quadro della sua politica dei mercati finanziari volti ad affrontare queste sfide specifiche.

Già nel dicembre del 2012 si era constatato che le sfide poste a livello internazionale si sarebbero ulteriormente accentuate. Per questo motivo il capo del Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha incaricato un gruppo indipendente di esperti, diretto dal professore Aymo Brunetti, di elaborare le basi per l’ulteriore sviluppo della strategia del Consiglio federale in materia di mercati finanziari.

Particolari sfide sono poste alle condizioni quadro in ambito di attività di gestione patrimoniale transfrontaliera. In una prima fase il gruppo di esperti ha pertanto focalizzato i suoi lavori su questa tematica. Il presente rapporto analizza la situazione, esamina le diverse opzioni e formula raccomandazioni in merito all’ulteriore sviluppo della strategia in questo ambito.

Sulla base delle proprie analisi, il gruppo di esperti presenta una proposta per l’ulteriore sviluppo della strategia in materia di mercati finanziari in ordine alle condizioni quadro dell’attività internazionale di gestione patrimoniale.

La posizione del Consiglio federale

Le considerazioni contenute nel rapporto del Consiglio federale del 19 dicembre 2012 sulla politica della Confederazione in materia di mercati finanziari, secondo cui lo scambio automatico di informazioni, diversamente dall’imposta liberatoria alla fonte, presenta punti deboli nella lotta contro gli abusi, sono sempre di attualità. Lo scambio automatico di informazioni costituisce un’ingerenza nella sfera privata dei clienti e presenta difetti riguardo alla sua efficienza. Esso permette di conseguire solo parzialmente l’obiettivo dell’imposizione di tutti i contribuenti. Ciò non toglie che l’OCSE stia lavorando a un nuovo standard basato sullo scambio automatico di informazioni. Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha pertanto affermato di essere disposto a collaborare attivamente allo sviluppo, in seno all’OCSE, di uno standard globale per lo scambio automatico di informazioni inteso a garantire la conformità sotto il profilo fiscale, che soddisfi elevate esigenze per quanto concerne il rispetto del principio di specialità e della normativa in materia di protezione dei dati, che assicuri la reciprocità e che comprenda norme affidabili per l’accertamento dell’avente economicamente diritto di tutte le forme giuridiche, compresi trust e società di sede.

Se si dovesse giungere a un simile standard, riconosciuto e introdotto dagli Stati del G20, dai Paesi membri dell’OCSE e da tutte le principali piazze finanziarie del mondo, il Consiglio federale proporrà di trasporre tale standard nel diritto svizzero al fine di garantire la conformità sotto il profilo fiscale dei clienti con sede fiscale all’estero di gestori patrimoniali.

Laddove possibile, con gli Stati interessati che non introducono lo standard globale si dovrebbe sempre poter concludere convenzioni standardizzate sull’imposizione alla fonte con scambio di informazioni su richiesta.

Prima dell’introduzione dello scambio automatico di informazioni il nostro Paese dovrebbe trovare un accordo con i singoli Stati Partner sulla problematica della regolarizzazione del passato per gli attuali averi non dichiarati e garantire rispettivamente migliorare l’accesso al mercato per gli istituti finanziari svizzeri.

Per gli altri lavori riguardanti l’ulteriore sviluppo della strategia della Confederazione in materia di mercati finanziari, il Consiglio federale istituirà un ampio gruppo di esperti. Il DFF è stato incaricato di presentare il disegno del mandato e una proposta per la composizione di questo gruppo di lavoro.


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Brigitte Hauser-Süess, Comunicazione SG-DFF
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