Spesso la violenza domestica si accompagna al problema dell'alcol

Berna, 21.05.2013 - Uno studio realizzato su incarico dell’Ufficio federale della sanità publica (UFSP) mostra che a monte di quasi un caso su due di violenza domestica compiuta su donne vi è un consumo problematico di alcol nella coppia. Ad oggi, i servizi specializzati coinvolti - centri d'aiuto alle vittime e consultori per gli alcoldipendenti - non hanno tenuto sufficientemente in considerazione questa realtà. In proposito sono state avviate collaborazioni promettenti nei Cantoni di San Gallo e Basilea-Campagna.

Tra gli obiettivi del Programma nazionale Alcol, l'UFSP si è posto quello di ridurre le conseguenze negative del consumo di alcol per familiari e conoscenti. Con lo studio «Alcol e violenza nei rapporti di coppia» ha voluto pertanto ottenere dati più precisi sulla concomitanza tra episodi di violenza domestica e l'abuso di alcol.

Il 48 per cento delle donne vittime di violenza domestica che ricorrono a un consultorio per un sostegno, indica un consumo problematico di alcol nella coppia, per nove casi su dieci attribuibile all'uomo. Nel 25 per cento dei casi di violenza, uno dei due partner aveva bevuto. Tale proporzione aumenta fortemente in presenza di un consumo problematico di alcol nella coppia (problematica duale).

Queste osservazioni valgono per tutte le fasce sociali e classi di età. Presso due terzi delle coppie in cui la donna subisce violenza sono coinvolti anche i figli, la metà dei quali ha meno di dieci anni.

Lo studio si basa su 1500 questionari raccolti in consultori, due terzi dei quali riguardano donne. L'analisi si concentra sugli uomini con un comportamento violento e sulle donne che ne sono rimaste vittime, ossia una costellazione di violenza domestica che si verifica nell'80 per cento dei casi.

Rinforzare la collaborazione tra i partner
Lo studio mostra chiaramente la necessità di rinforzare la collaborazione tra i servizi d'aiuto alle vittime di violenza domestica e quelli che si occupano degli alcoldipendenti, da un lato, e tra la polizia e gli ospedali, dall'altro. L'UFSP intende incoraggiare gli scambi tra i partner e a tal scopo organizzerà nel giugno di quest'anno una giornata nazionale di lavoro destinata ai Cantoni e alle istituzioni attive in questi due settori. Vi sono inoltre progetti di prevenzione e per la lotta contro la violenza domestica che dovrebbero poter ricevere un finanziamento nel 2014 nel quadro del Programma nazionale Alcol.

Secondo l'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo (UFU), che insieme al gruppo di lavoro permanente sulla violenza domestica coordina a livello nazionale le attività in questo settore, per armonizzare le misure esistenti e riforzarne gli effetti sono indispensabili una buona informazione, l'interconnessione dei contatti e il coordinamento di tutti i partner coinvolti. Ogni anno, a novembre, l'UFU organizza in proposito un congresso nazionale sulla violenza domestica che riunisce i numerosi servizi specializzati interessati.

Delle prime esperienze a carattere interdisciplinare si stanno già tenendo a livello cantonale. Nel Cantone di San Gallo, vengono organizzate periodicamente delle tavole rotonde sulla violenza domestica destinate anche ai consultori regionali per le dipendenze. Basilea-Campagna ha sviluppato un programma didattico, su diverse settimane, per uomini violenti capace di tematizzare, ove necessario, anche il consumo problematico di alcol.

La Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP) sta considerando l'idea d'istituire una Helpline nazionale Violenza domestica per le vittime e gli autori di atti violenti. Una procedura di consultazione è in corso di svolgimento tra i Cantoni.

Settimana alcol
Dal 18 al 26 maggio l'alcol sarà al centro di centinaia di manifestazioni che si terranno in tutta la Svizzera. Nel nostro Paese, una persona su cinque presenta un comportamento di consumo a rischio, ossia beve troppo, troppo spesso o in modo inadeguato alla situazione. A volte gli sviluppi possono essere insidiosi. L'obiettivo della Settimana alcol, che si tiene nel quadro della campagna «Io parlo di alcol», è quello di motivare la popolazione ad avviare un dialogo aperto su un tema spesso represso. La manifestazione sarà arricchita con stand d'informazione, un'installazione con 3000 bottiglie, un esposizione di disegni animati, un rap, serate filmografiche e discussioni nelle scuole, nelle piazze e su Facebook. Tutte le relative informazioni e le condizioni di partecipazione sono pubblicate sul sito Internet www.io-parlo-di-alcol.ch.

Questo studio è un progetto del Programma nazionale Alcol PNA

«Chi consuma alcol, lo fa senza nuocere a se stesso e agli altri.» Fondandosi su questa filosofia, l'UFSP s'impegna dal 2008 a prevenire il consumo eccessivo di alcol. Svolge questo compito su incarico del Consiglio federale nel quadro di un'alleanza che coinvolge numerosi partner.

I relativi lavori condotti nell'ambito del PNA mirano a un consumo responsabile di bevande alcoliche da parte della popolazione. In quest'ottica, l'alleanza sviluppa strumenti per gli attori dei settori economico, politico e sociale. Allestisce una rete che coinvolge i Cantoni, i Comuni, le aziende e i singoli individui, offrendo aiuto alle persone interessate e ai loro familiari.

Per altre informazioni: www.alcol.ufsp.admin.ch


Indirizzo cui rivolgere domande

UFSP: comunicazione, tel. 031 322 95 05, media@bag.admin.ch

Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo (UFU) Sylvie Durrer, direttrice, tel. 079 216 50 27, sylvie.durrer@ebg.admin.ch



Pubblicato da

Ufficio federale della sanità pubblica
http://www.bag.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-48913.html