«Principi volontari sulla sicurezza e i diritti dell'uomo»: la Svizzera assume la presidenza dell’iniziativa

Berna, 14.03.2013 - A partire da oggi, la Svizzera presiederà per un anno l’iniziativa promotrice dei «Principi volontari sulla sicurezza e i diritti dell’uomo» (Voluntary Principles on Security and Human Rights). Le imprese del settore minerario e dell’industria petrolifera e del gas che aderiscono a questa iniziativa internazionale si impegnano a contribuire alla tutela dei diritti dell'uomo e alla prevenzione dei conflitti nell’ambito della loro attività in patria e all’estero. L’iniziativa è sostenuta da Governi, imprese e società civile. Tra le imprese che hanno la loro sede principale in Svizzera, la prima ad aderire all’iniziativa è stata la società mineraria Xstrata.

I «Principi volontari» sono indirizzati alle imprese operanti nel mondo intero nel settore minerario e nell’industria petrolifera e del gas, le quali ricorrono spesso, per proteggere le loro attività, ai servizi di società di sicurezza, militari e forze di polizia. Tali pratiche possono aprire le porte a violazioni dei diritti dell’uomo. Per evitare che si verifichino situazioni di questo genere, i «Principi volontari» forniscono alle imprese del settore indicazioni pratiche sul modo di analizzare i rischi e di adottare opportune misure. Al tempo stesso, l’iniziativa invita le imprese a instaurare un dialogo con la popolazione, le autorità locali e le forze di sicurezza pubbliche e private nei Paesi in cui si estraggono materie prime. Questo dialogo è particolarmente importante nei Paesi teatro di conflitti o afflitti da un governo debole. Ma anche per gli Stati, i suddetti Principi rappresentano un importante strumento a sostegno del loro impegno per la tutela dei diritti dell’uomo.

I «Principi volontari» traggono origine da un’iniziativa del Governo americano, che nel 2000 ha indetto un incontro con una serie di imprese leader del settore minerario e dell’industria petrolifera e del gas (tra cui Shell, BP, Chevron e Texaco) e con le organizzazioni di difesa dei diritti dell’uomo (tra cui Amnesty International e Human Rights Watch) per elaborare una base comune sulla questione della sicurezza e dei diritti dell’uomo. Ad oggi hanno già aderito all’iniziativa 21 imprese del settore (tra cui Xstrata, BP, Shell, Chevron, Anglo American e Newmont Mining Corporation), 12 organizzazioni non governative e 8 Governi (Svizzera, Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada, Norvegia, Olanda e Colombia). Altri 5 Governi vi partecipano con statuto di osservatore.

Membro a pieno titolo dell’iniziativa dal mese di settembre 2011, la Svizzera ha sottolineato con impegno e con un Piano d’azione nazionale la propria volontà di difendere, promuovere e attuare i «Principi volontari». Sul piano concreto, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) coltiva contatti sia con imprese del settore minerario che hanno la loro sede in Svizzera sia con rappresentanti governativi dei Paesi in cui si estraggono materie prime allo scopo di convincere queste imprese e questi Governi ad aderire all’iniziativa. Il nostro Paese si impegna inoltre nel promuovere il dialogo tra settore privato, autorità e società civile sulla questione dei diritti dell’uomo e delle pratiche nel campo della sicurezza. In Perù e nella Repubblica democratica del Congo, ad esempio, la Svizzera svolge un ruolo trainante a livello locale. Il nostro Paese si sta impegnando anche in Nigeria, Tanzania, Ghana, Sudafrica, Indonesia e Mongolia.

La Svizzera ha ora assunto la presidenza del comitato direttivo dell’iniziativa. Per l’ambasciatore Claude Wild, capo della Divisione Sicurezza umana del DFAE, si tratta insieme di un onore e di una sfida: «Una sfida che cogliamo volentieri. Siamo persuasi che in questo settore riusciremo a conciliare diritti dell’uomo ed economia, poiché tutti ne trarranno vantaggio: tanto le imprese quanto la società. E durante il periodo della nostra presidenza daremo il massimo per avvicinarci di un buon passo alla realizzazione di questo obiettivo.» Sul piano dei fatti, il DFAE intende intensificare la propria collaborazione sia con le imprese domiciliate in Svizzera sia con i Governi dei Paesi produttori di materie prime. È inoltre previsto uno studio destinato a fornire indicazioni sull’impatto dei Principi. Infine, linee guida rivolte alle imprese che operano in Stati fragili favoriranno la riforma dei servizi di sicurezza di queste imprese.


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