La Svizzera accoglie favorevolmente le raccomandazioni della commissione d'inchiesta del Consiglio dei diritti dell'uomo dell'ONU volte a garantire la responsabilità penale in Siria

Berna, 18.02.2013 - Nel suo rapporto pubblicato oggi la commissione d'inchiesta indipendente sulla Siria del Consiglio dei diritti dell'uomo dell'ONU chiede alla comunità internazionale di impegnarsi per garantire la responsabilità penale e per lottare contro l'impunità. Anche il Consiglio di Sicurezza dell'ONU dovrebbe prendere misure appropriate per esaminare i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra commessi durante il conflitto siriano e citare in giudizio i responsabili di tutte le parti coinvolte nel conflitto. La Svizzera accoglie favorevolmente le raccomandazioni della commissione.

La commissione d'inchiesta indipendente sulla Siria è stata istituita dal Consiglio dei diritti dell'uomo dell'UNO con l'incarico di esaminare tutte le gravi violazioni dei diritti dell'uomo commesse in Siria dal mese di marzo del 2011. Nel suo rapporto pubblicato oggi la commissione conferma che in Siria vengono commessi crimini contro l'umanità, crimini di guerra e gravi violazioni dei diritti dell'uomo.

La commissione specifica che la responsabilità per il procedimento penale è innanzitutto delle autorità siriane, che finora non hanno però intrapreso niente per esaminare nell'ambito di procedure giudiziarie corrette e indipendenti i rimproveri nei confronti di crimini contro l'umanità e di crimini di guerra. A complemento della responsabilità dello Stato siriano spetta ai vari attori in Siria e alla comunità internazionale impedire il continuo clima d'impunità e impegnarsi per la giustizia in Siria.

Fintanto che le autorità nazionali non si assumono la loro responsabilità, sono il Consiglio di Sicurezza dell'ONU, gli Stati membri dell'ONU e le organizzazioni regionali a dover garantire con urgenza la responsabilità penale. La commissione raccomanda al Consiglio di Sicurezza di predisporre il trattamento giudiziario dei crimini commessi in Siria. Si parla di trasmettere la situazione alla Corte penale internazionale.

Questa raccomandazione della commissione coincide con la richiesta della Svizzera del 14 gennaio 2013 in una lettera al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, sostenuta da altri 57 Stati. La Svizzera è convinta che senza una procedura coerente contro l'impunità in Siria non si potrà avere una pace a lungo termine.

Il mandato della commissione d'inchiesta si conclude a fine marzo. Durante la prossima sessione del Consiglio dei diritti dell'uomo la Svizzera s'impegnerà per prolungare il mandato.

Secondo indicazioni dell'ONU, la guerra civile siriana è già costata la vita di circa 70 000 persone.


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