Prima edizione del barometro della burocrazia

Berna, 11.01.2013 - Per monitorare l’onere amministrativo che grava sulle imprese, la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha lanciato un barometro della burocrazia. Nella prima edizione esso contiene le informazioni fornite da 1’340 imprese in merito all’onere amministrativo che la regolamentazione statale comporta. Mentre il 50,5 per cento delle imprese interpellate lo ritiene da elevato a piuttosto elevato, il 49,5 per cento di esse lo giudica basso o piuttosto basso. La percezione di questo onere da parte delle imprese varia fortemente a seconda del settore di regolamentazione ed è aumentata negli ultimi tre anni.

Su mandato della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), la società di ricerche di mercato GfK AG ha svolto nel novembre del 2012 un sondaggio presso 1’340 imprese. Queste ultime sono state pregate di indicare come percepiscono l’onere amministrativo causato dalla regolamentazione a seconda del settore di regolamentazione. Mentre il 49,5 per cento delle imprese lo giudica basso o relativamente basso, il 50,5 di esse avverte un onere amministrativo elevato o piuttosto elevato.

Sul piano delle diverse prescrizioni legali, più della metà delle imprese interessate ha dichiarato di avvertire un onere amministrativo da elevato a piuttosto elevato nei seguenti settori: igiene alimentare (60%), progetti di costruzione (56%) nonché nel settore della formazione professionale e apprendistati (55%). Anche per quanto concerne l’imposta sul valore aggiunto, l’allestimento dei conti e la revisione, l’onere soggettivo viene giudicato da elevato a piuttosto elevato (IVA 50% e allestimento dei conti/revisione 46%). In materia di secondo pilastro, assicurazione contro gli infortuni/SUVA e registro di commercio, invece, tre quarti delle imprese valutano l’onere in questione da basso a piuttosto basso.

Negli ultimi tre anni tutte le imprese dichiarano di aver percepito un aumento generalizzato dell’onere amministrativo. La maggior parte avverte un incremento da lieve a marcato nei settori della formazione professionale (56%) e delle prescrizioni ambientali (52%). Tale carico sarebbe aumentato anche nei settori dell’igiene alimentare e dei progetti di costruzione. L’aumento più lieve si registra negli ambiti dell’assicurazione contro gli infortuni/SUVA e del registro di commercio. Nel contesto del sondaggio, le imprese interpellate hanno anche avuto l’occasione di avanzare proposte di miglioramento. In generale si auspica un’armonizzazione e una semplificazione dei singoli processi operativi, ad esempio mediante servizi di e-government. Per quanto concerne l’IVA, in particolare, numerose imprese chiedono a viva voce che sia introdotta la possibilità di una gestione elettronica, accompagnata da ulteriori semplificazioni.

Nel suo rapporto del 24 agosto 2011 «Sgravio amministrativo delle imprese: bilancio 2007-2011 e prospettive 2012-2015», il Consiglio federale ha individuato gli aspetti problematici ed ha previsto, nonché già parzialmente adottato una serie di misure in singoli campi specifici. Il 1° gennaio 2013, ad esempio, sono entrate in vigore diverse semplificazione in materia di allestimento dei conti e di revisione. Nel settore della regolamentazione edilizia, invece, i capi del DEFR e del DATEC raccomanderanno ai Cantoni ulteriori semplificazioni e armonizzazioni. Infine, l’Amministrazione federale sta mettendo a punto un programma volto a misurare i costi della regolamentazione. Entro la fine dell’anno esso sarà in grado di fornire informazioni dettagliate (in franchi) sugli effettivi fattori di costo per le imprese in 15 settori di regolamentazione e di proporre nuovi provvedimenti di sgravio.

Nel suo rapporto sullo sgravio amministrativo delle imprese, il Consiglio federale aveva inoltre deciso di esaminare l'introduzione di un barometro della burocrazia. Con esso, il Collegio intende dotarsi di uno strumento che tenga conto, attraverso un sondaggio condotto a scadenze regolari e basato su un modulo sempre identico, dell’onere amministrativo soggettivo generato dalle prescrizioni legali a tutti i livelli (Confederazione, Cantoni, ma anche Comuni e prescrizioni internazionali).Per valutare le tendenze in corso, il monitoraggio della burocrazia sarà ripetuto anche in futuro.


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