La Svizzera festeggia con l'UNESCO i 40 anni della Convenzione sul patrimonio mondiale
Berna, 14.11.2012 - La Svizzera ha celebrato ieri sera a Berna, alla presenza del consigliere federale Alain Berset, il 40° anniversario della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale adottata nel 1972 e ratificata nel frattempo da 189 Stati membri dell'UNESCO. La Commissione svizzera per l'UNESCO ha presentato in quest'occasione un volume che riunisce per la prima volta tutti i beni culturali e naturali della Svizzera iscritti nella Lista del patrimonio mondiale.
La serata è stata preceduta da una giornata di riflessione, che ha visto riuniti specialisti e responsabili del patrimonio culturale e naturale provenienti da tutta la Svizzera. La giornata ha permesso di rievocare il ruolo della salvaguardia del patrimonio culturale e naturale per lo sviluppo sostenibile della società, ma anche la necessità di concentrarsi sulla conservazione e la gestione dei beni già iscritti prima di procedere a nuove iscrizioni. È stato deciso inoltre di portare avanti i lavori elaborando un documento comune delle parti coinvolte.
Nel corso della serata, il consigliere federale Alain Berset, capo del Dipartimento federale dell'interno, ha sottolineato l'impegno che la Svizzera ha preso nel 1975 ratificando la Convenzione. Attualmente membro del Comitato del Patrimonio mondiale, la Svizzera si concentra sulla conservazione e la gestione dei beni iscritti nella Lista del patrimonio mondiale. Essa non conta di proporre nuove iscrizioni prima del 2018.
In occasione del 40° anniversario, la Commissione svizzera per l'UNESCO ha deciso di pubblicare un'opera di qualità, che metta in risalto tutti gli otto beni culturali e i tre beni naturali della Svizzera. Il volume «Il patrimonio mondiale in Svizzera», realizzato in quattro lingue e riccamente illustrato, permette di cogliere la specificità di ciascun bene riflettendo la diversità del patrimonio culturale e naturale della Svizzera, che si trova di fronte a sfide globali e che deve essere conservato per le generazioni future.
Pubblicato dalla Commissione svizzera per l'UNESCO con il sostegno dei beni culturali e naturali che figurano nella Lista nonché dell'Ufficio federale della cultura, dell'Ufficio federale dell'ambiente e del Dipartimento federale degli affari esteri, può essere ordinato all'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica: www.bundespublikationen.admin.ch
Il patrimonio culturale risale a un’idea rivoluzionaria: affidare all’umanità la protezione e la conservazione di beni culturali eccezionali e di fenomeni naturali straordinari. Questa idea iniziò a prendere forma con il salvataggio dei templi di Abu Simbel e portò, nel 1972, alla nascita della Convenzione dell'UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale.
Indirizzo cui rivolgere domande
Oliver Martin, Capo Sezione Patrimonio culturale et monumenti storici, tel. 031 322 44 48, oliver.martin@bak.admin.ch/
Nicolas Mathieu, Segretario generale, Commissione svizzera per l'UNESCO, tel. 031 323 41 34, nicolas.mathieu@eda.admin.ch/
Carlo Ossola, Ufficio federale dell'ambiente, collaboratore scientifico, tél. 031 322 93 73, carlo.ossola@bafu.admin.ch
Pubblicato da
Ufficio federale della cultura
http://www.bak.admin.ch
Ufficio federale dell'ambiente UFAM
https://www.bafu.admin.ch/it
Dipartimento federale degli affari esteri
https://www.eda.admin.ch/eda/it/dfae.html