Nuova politica energetica:misure di promozione in favore della ricerca

Berna, 17.10.2012 - Nel messaggio concernente il piano d’azione «Ricerca coordinata in campo energetico in Svizzera» il Consiglio federale propone di investire 202 milioni di franchi nel rafforzamento della ricerca e dell’innovazione energetica durante in quadriennio 2013–2016. Il pacchetto comprende mezzi supplementari per 142 milioni e 60 milioni provenienti dallo stanziamento destinato al settore dei PF, recentemente approvato dal Parlamento. Il piano d’azione è orientato sul lungo termine (orizzonte temporale fino al 2020) e basato sugli obiettivi della strategia energetica 2050.

Le misure proposte, limitate al periodo 2013-2016, prevedono la destinazione di 60 milioni di franchi allo sviluppo della ricerca e alla costituzione e gestione delle infrastrutture di ricerca necessarie nel settore dei PF. 118 milioni di franchi sono inoltre assegnati al programma di promozione «Energia», attuato dalla Commissione per la tecnologia e l'innovazione CTI in coordinamento con il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica FNS, per il quale è prevista in particolare la partecipazione di partner dell'industria. Infine si propone di sostenere con 24 milioni di franchi il programma di promozione delle nuove leve «Energia» del FNS.

La decisione del Consiglio federale del 25 maggio 2011 di uscire dal nucleare implica una maggiore efficienza energetica e un aumento della produzione di energia rinnovabile. Lo sviluppo di competenze scientifiche supplementari è una condizione essenziale di questo riorientamento della politica energetica. La promozione delle nuove leve dovrebbe inoltre contribuire a colmare la carenza di personale qualificato e di giovani scienziati nel settore delle scienze matematiche, informatiche, naturali e tecniche (settore MINT).

Le misure proposte comprendono la costituzione e la gestione di reti di ricerca (centri di competenza) nelle scuole universitarie e la promozione mirata di progetti e delle nuove leve necessarie per sviluppare le capacità auspicate nella ricerca energetica. Il piano d'azione sarà attuato dalle istituzioni (PF, università e scuole universitarie professionali) coinvolte nei centri di competenza - tenute a partecipare con prestazioni proprie anche ai costi - e dagli attori dell'economia privata implicati nella promozione di progetti della CTI. I crediti federali destinati alla CTI e al FNS saranno utilizzati esclusivamente su base competitiva e secondo criteri di qualità consolidati. Entro il 2020 saranno costituiti sette centri di competenza sotto forma di reti interuniversitarie nei seguenti settori di ricerca prioritari:

  • efficienza;
  • reti e loro componenti, sistemi energetici;
  • stoccaggio;
  • produzione di elettricità;
  • economia, ambiente, diritto, comportamento;
  • concetti, processi e componenti efficienti nella mobilità;
  • biomassa

A tal fine entro il 2020 nelle scuole universitarie associate ai centri di competenza saranno istituiti 30 gruppi di ricerca con relative nuove cattedre.


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