Conferenza mondiale sulla biodiversità a Hyderabad (India)

Berna, 01.10.2012 - Dall’8 al 19 ottobre 2012 si terrà a Hyderabad (India) l’11a Conferenza delle Parti della Convenzione sulla diversità biologica. Due anni dopo l’adozione del piano strategico 2011-2020 e del Protocollo di Nagoya, i Paesi faranno un bilancio dello stato dei lavori. Uno dei punti salienti della discussione sarà il finanziamento. La consigliera federale Doris Leuthard, responsabile del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), parteciperà al segmento ministeriale previsto dal 17 al 19 ottobre 2012.

La Convenzione sulla diversità biologica si prefigge di salvaguardare a lungo termine la biodiversità, promuoverne l'utilizzo sostenibile e garantire una ripartizione giusta ed equa dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche. Stati Uniti a parte, la Convenzione è stata nel frattempo ratificata da tutti i Paesi. Il Protocollo di Cartagena sulla sicurezza biologica è stato aggiunto alla Convenzione nel 2000 (cfr. riquadro 1). In occasione dell'ultima conferenza mondiale sulla biodiversità, svoltasi nel 2010 a Nagoya, in Giappone, le Parti hanno anche adottato un piano strategico per il periodo dal 2011 al 2020 e il Protocollo di Nagoya che regola l'accesso alle risorse genetiche e la ripartizione dei benefici che scaturiscono dal loro utilizzo.

La Conferenza di Hyderabad consentirà di stilare un bilancio dello stato della biodiversità a livello mondiale e dell'attuazione dei nuovi strumenti della Convenzione, segnatamente il Piano strategico 2011-2020 e il Protocollo di Nagoya. La Svizzera potrà fare valere l'adozione, nell'aprile 2012, della Strategia Biodiversità Svizzera (cfr. riquadro 2) da parte del Consiglio federale. Conformemente al mandato approvato dal Consiglio federale il 21 settembre 2012, la delegazione chiederà che un rapporto intermedio sull'attuazione del Piano strategico sia presentato nel quadro della conferenza del 2016.

All'ordine del giorno figurerà anche la questione del finanziamento delle misure necessarie alla salvaguardia della biodiversità, nel quadro sia della Convenzione sulla diversità biologica che di altre convenzioni che trattano la biodiversità. Inoltre, secondo la delegazione svizzera, dovranno essere stabilite in modo preciso le esigenze finanziarie. Per la Svizzera, ma anche per altri Paesi industrializzati, sarà necessario istituire altre modalità di finanziamento innovative che coinvolgano soprattutto il settore privato. I Paesi in via di sviluppo auspicano che il finanziamento sia a carico degli Stati industrializzati.

Protocollo di Nagoya: procedura di ratifica in corso in Svizzera

A Hyderabad, gli Stati esamineranno aspetti salienti concernenti la futura attuazione del Protocollo di Nagoya. L'entrata in vigore dell'accordo è subordinata alla ratifica da parte di 50 Stati. L'accordo è stato firmato dalla Svizzera e da altri 91 Stati ed è già stato ratificato da cinque Paesi. La Confederazione ha iniziato la procedura di ratifica. Il Consiglio federale ha avviato, il 16 maggio 2012, la consultazione relativa alle modifiche della legge sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN) e sul messaggio del Consiglio federale. Sulla base dei pareri inoltrati, i relativi progetti potranno essere adattati e poi sottoposti al Consiglio federale.

Doris Leuthard parteciperà al segmento ministeriale

La consigliera federale Doris Leuthard parteciperà al segmento ministeriale previsto dal 17 al 19 ottobre 2012. Sarà accompagnata da Bruno Oberle, direttore dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). La delegazione svizzera comprenderà rappresentanti dell'UFAM, dell'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) e del Dipartimento degli affari esteri (DFAE).


RIQUADRO 1
Sicurezza biologica: Conferenza delle Parti del Protocollo di Cartagena dal 1° al 5 ottobre 2012 a Hyderabad

La Conferenza sulla biodiversità sarà preceduta dalla sesta Conferenza delle Parti del Protocollo di Cartagena sulla prevenzione dei rischi biotecnologici. Il Protocollo della Convenzione sulla diversità biologica è l'unico strumento internazionale vincolante che disciplina gli organismi geneticamente modificati (OGM) e la sicurezza ambientale. Le Parti esamineranno segnatamente le questioni legate al rispetto degli obblighi, alla cooperazione con altri organismi, all'attuazione di sistemi d'identificazione semplici e all' armonizzazione delle procedure di valutazione dei rischi.  


RIQUADRO  2
La Strategia Biodiversità Svizzera

Il Consiglio federale ha approvato il 25 aprile 2012 la Strategia Biodiversità Svizzera. Essa serve a garantire a lungo termine la salvaguardia della biodiversità e l'utilizzo sostenibile delle sue risorse in Svizzera. Inoltre, consente alla Svizzera di adempiere gli impegni internazionali. La Strategia Biodiversità Svizzera elenca dieci obiettivi che devono essere realizzati entro il 2020. Fra questi figurano segnatamente l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali da parte di tutti i settori interessati, la realizzazione di un'infrastruttura ecologica composta da una rete di zone protette e di zone di collegamento estese, lo sviluppo della biodiversità in ambiente urbano e la presa in considerazione della biodiversità nella misurazione del benessere in Svizzera. Un piano d'azione dovrà essere elaborato entro l'estate del 2014 al fine di concretizzare le misure da adottare per raggiungere gli obiettivi stabiliti.


Indirizzo cui rivolgere domande

Andreas Obrecht, divisione Affari internazionali, tel. 079 547 59 57
Sezione Media dell’UFAM, tel. 031 322 90 00



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Il Consiglio federale
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