La maggioranza dei giovani naviga e gioca in rete spesso, ma senza eccessi

Berna, 15.08.2012 - In Svizzera gli adolescenti e i giovani adulti navigano in media due ore al giorno in Internet, ma solo una minoranza eccede con comportamenti che suggeriscono un utilizzo problematico. È quanto risulta da un rapporto del Consiglio federale in risposta ai postulati Forster-Vannini (09.3521) e Schmid-Federer (09.3579) sul potenziale di pericolosità di Internet e dei giochi in rete.

Il World Wide Web è uno dei passatempi preferiti dai giovani in Svizzera: durante la settimana trascorrono in media circa due ore al giorno su Internet e nei giorni di libero anche tre ore. Ma il tempo consacrato alla rete varia fortemente: per alcuni si tratta di pochi minuti, altri invece navigano sul web per diverse ore. Comunque, la grande maggioranza degli adolescenti e dei giovani adulti trascorre un tempo ragionevole in rete. Solo nel 2,3 % di essi si riscontra un comportamento problematico[1]. L'uso eccessivo di Internet è spesso accompagnato da disagi fisici e psichici, visto che la perdita del controllo sul tempo trascorso in rete ha un effetto sull' alimentazione, sull'attività fisica e sul ritmo del sonno, e che le ore trascorse seduti davanti allo schermo possono portare a una riduzione della muscolatura e a disturbi alla schiena dovuti all'assunzione di posizioni scorrette. Le persone che fanno un uso eccessivo di Internet tendono a consumare maggiormente sostanze che generano dipendenza e rispetto alla media della popolazione soffrono più spesso di problemi psichici, come ansie, depressioni o DDAI (disturbo da deficit di attenzione e iperattività).

Approcci di prevenzione e intervento precoce

Il rapporto, oltre a illustrare la situazione riguardo all'uso di Internet, offre una panoramica sugli approcci attuali in materia di prevenzione e terapia per fronteggiare un uso eccessivo di Internet. Le misure possibili sono suddivise in quattro fasi: 1. prevenzione primaria (misure da adottare prima che si sviluppi la dipendenza), mediante la quale vengono rafforzate le risorse personali (p. es. la tolleranza alla frustrazione) e la competenza mediale; 2. identificazione precoce di bambini e adolescenti a rischio; 3. valutazione del rischio per poter avviare senza indugio, in caso di problemi, la fase 4. (intervento) e le necessarie misure di sostegno.

Il Consiglio federale incarica il DFI di osservare gli sviluppi nell'ambito dell'uso eccessivo di Internet e di migliorare la disponibilità di dati mediante i sistemi di monitaraggio esistenti come il Monitoraggio nazionale delle dipendenze, nonché di sensibilizzare gli specialisti in merito al tema tramite le piattaforme già in uso. Per quanto concerne la prevenzione dell'abuso di Internet, il Consiglio federale reputa molto importante promuovere le competenze mediali e consolidare l'dentificazione e l'intervento precoci. Mentre la prima misura compete all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali per mezzo del programma nazionale Protezione della gioventù dai rischi dei media e competenze mediali, l'identificazione e l'intervento precoci sono parte integrante del terzo pacchetto di misure inteso a ridurre i problemi legati alle droghe (MapaDro III).


[1] Si parla di «uso problematico di Internet» quando l'utilizzo smisurato fa trascurare aspetti importanti della vita di tutti i giorni, quali dormire, mangiare, lavorare o attività nel tempo libero, e il centro vitale si sposta nel mondo virtuale. Inoltre si osserva anche la perdita di controllo sul tempo trascorso in Internet.


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