Dialogo sui diritti umani tra la Svizzera e la Cina

Berna, 31.03.2006 - La nona sessione del dialogo sui diritti umani tra la Svizzera e la Repubblica popolare di Cina si è tenuta dal 27 al 29 marzo a Berna, in un clima aperto e costruttivo. Un accento particolare è stato posto sulla dimensione dei diritti umani nell'economia e si sono avuti incontri con responsabili sindacali e rappresentanti del padronato. Le discussioni hanno inoltre riguardato diversi progetti di cooperazione, quali il settore dell'esecuzione delle pene e la prossima costituzione del nuovo Consiglio dei diritti umani nel quadro delle Nazioni Unite.

La Svizzera e la Repubblica popolare di Cina conducono dal 1991 un dialogo sui diritti umani. L'obiettivo consiste nell'incoraggiare un processo di trasformazione che favorisca il miglioramento della situazione dei diritti umani in Cina. Il dialogo è completato dallo scambio di esperti e dalla cooperazione nel quadro di progetti comuni volti a promuovere i diritti umani.

Nel corso della presente sessione, è stato posto un accento particolare sulla dimensione dei diritti umani nell'economia. In questo contesto si è svolto un incontro con rappresentanti dei sindacati e delle associazioni padronali e con il signor Rolf Bloch, mediatore nel conflitto di lavoro in corso alla Swissmetall di Reconvillier. Inoltre, su invito dello Swiss Re Center for Global Dialogue, la delegazione si è incontrata a Zurigo con rappresentanti delle imprese svizzere e con interlocutori dell'Università di Zurigo.

A Friburgo la delegazione ha visitato l'Istituto per il federalismo dell’Università, dove si è discusso sul tema dello statuto delle minoranze. Si è svolto inoltre uno scambio di informazioni con specialisti svizzeri del sistema carcerario.

La delegazione svizzera ha espresso le sue preoccupazioni in merito alla situazione dei diritti umani in Cina e le sue attese di un miglioramento nei diversi settori che possono essere affrontati in modo approfondito nel quadro di queste dialogo. La Svizzera guarda con particolare attenzione alla situazione delle minoranze tibetana e uighura.

Le parti hanno potuto accordarsi su progetti di cooperazione, in particolare nel settore dell'esecuzione delle pene. Inoltre la cooperazione con la Cina nei consessi internazionali è stata esaminata alla luce della recente decisione di costituire in seno all'ONU un consiglio dei diritti umani.

La delegazione cinese, composta di nove membri, comprendeva tra gli altri esperti negli ambiti lavoratori e imprese, diritti umani, giustizia, sicurezza e organizzazioni internazionali.

La delegazione svizzera, anch'essa composta di nove membri, comprendeva collaboratori del DFAE ed è stata condotta dall'ambasciatore Thomas Greminger, capo della Divisione politica IV.

Per informazioni complementari:
Dipartimento federale degli affari esteri
Divisione politica IV
Thomas Greminger, Ambasciatore
tel. 031 322 30 50


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