Vecchio reattore sperimentale di Lucens: sono aumentati i valori di trizio nel dispositivo di drenaggio

Berna, 04.04.2012 - Le misurazioni eseguite dalla fine del 2011 sul dispositivo di drenaggio del vecchio reattore sperimentale di Lucens (VD) indicano un aumento della concentrazione di trizio. Il tasso di questo isotopo radioattivo nelle acque di percolazione ha raggiunto il valore di 230 Becquerel per litro (Bq/l), nettamente inferiore al valore limite di 12 000 Bq/l fissato nell'ordinanza sulla radioprotezione ORaP. Non vi è pertanto motivo di preoccuparsi per l'ambiente e la popolazione. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) segue attentamente l'evoluzione della situazione e adotterà, se necessario, misure adeguate.

L'UFSP, competente per la sorveglianza della radioattività ambientale in Svizzera, sta svolgendo accertamenti dettagliati sulle cause dell'aumento della concentrazione di trizio nelle acque di percolazione. I dispositivi di drenaggio di Lucens sottostanno a una maggiore sorveglianza. Sono inoltre attualmente prelevati e analizzati campioni dalle acque del fiume La Broye, dalle piante acquatiche e dall'ambiente. L'UFSP informerà ulteriormente le autorità cantonali e comunali nonché l'opinione pubblica non appena saranno disponibili i risultati delle nuove analisi e degli accertamenti.  

Secondo il suo mandato, dal 1995 l'UFSP svolge regolarmente misurazioni sul dispositivo di drenaggio del vecchio reattore sperimentale di Lucens e orienta in proposito le autorità locali e cantonali. Gli elementi misurati sono gli isotopi del cesio 137Cs e 134Cs, quello del cobalto 60Co, il trizio 3H e lo stronzio 90. Tra il 2001 e il 2010, la concentrazione media di trizio misurata nei campioni di acqua era di 15 Bequerel per litro (Bq/l). Talvolta, dal 2010 sono stati misurati valori leggermente superiori, ma un significativo aumento è stato registrato solo a partire dalla fine del 2011 (fino a 230 Bq/l). 

Nel 1969, nel reattore sperimentale sotterraneo è avvenuta, ancora in fase di costruzione, una fusione parziale di un elemento combustibile, causando ingenti danni al nocciolo del reattore. Il reattore è stato spento, smantellato e gli spazi sotterranei sono stati decontaminati per quanto possibile. Tuttavia, nell'impianto sono rimaste tracce di radioattività. Nel 1992, le parti interessate sono state parzialmente rivestite da uno strato di cemento; nel 1995 l'impianto è stato tolto dall'ambito di competenza della legislazione sull'energia nucleare. A partire da questa data, è l'UFSP a occuparsi della sorveglianza della radioattività ambientale di Lucens.


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