Bilancio positivo dopo i test di controllo della velocità media su tratti stradali

Berna, 14.02.2012 - I test di controllo della velocità su tratti stradali (CVT) aumentano la sicurezza sulle autostrade. È quanto risulta dai relativi test effettuati sulla A2 e sulla A9. Su entrambi i tratti sottoposti a test il traffico è risultato più fluido. Allo stesso tempo è diminuito sensibilmente il numero dei casi di superamento dei limiti di velocità rilevati, come confermato dal rapporto finale ora disponibile.

I controlli della velocità su tratti stradali (CVT) nella galleria di Arisdorf (A2, Basilea Campagna) e tra Aigle e Bex (A9, Vaud) si sono rivelati efficaci. Le attese riposte nei dispositivi in relazione alla velocità tenuta dai veicoli sono state soddisfatte. Su entrambi i tratti, il traffico scorre ora in modo più regolare e si verificano meno violazioni dei limiti di velocità, con effetti positivi sul flusso del traffico e quindi anche sulla sicurezza stradale.

Le violazioni dei limiti di velocità constatate sono diminuite, in particolare per quanto riguarda le automobili. Nella galleria di Arisdorf, le automobili rilevate sono state circa un terzo in meno rispetto a prima della messa in funzione del nuovo sistema di controllo della velocità. Gli eccessi di velocità superiori a 10 km/h registrati sono addirittura calati del 55 per cento.

Si è registrato un risultato simile sulla A9 nel Cantone di Vaud, dove il numero delle automobili troppo veloci è sceso complessivamente di oltre il 40 per cento e, nel caso specifico del superamento dei limiti di velocità di oltre 10 km/h, ha visto persino un calo superiore al 60 per cento.

Ripercussioni negative, non se ne sono riscontrate. Ai portali di entrata e di uscita dei sistemi non si assiste a frenate, come avviene di frequente nel caso dei controlli della velocità tradizionali (ad es. il precedente dispositivo fisso per l’accertamento della velocità puntuale nella galleria di Arisdorf). Il flusso del traffico è rimasto dunque regolare. Non si sono constatati nemmeno effetti di compensazione, ovvero casi di veicoli che percorrono la prima metà del tratto a velocità eccessiva e la parte restante a velocità nettamente inferiore. 

Frequenti le infrazioni dei veicoli con rimorchi leggeri

La situazione relativa alle infrazioni commesse da automobili e piccoli furgoni con rimorchi non è soddisfacente. Per tali combinazioni di veicoli il limite massimo della velocità è di 80 km/h. Nonostante anche in questo caso si sia riusciti a ridurre il numero dei veicoli che viaggiano troppo velocemente, la quota di infrazioni è rimasta elevata. Il che fa pensare che molti conducenti non siano consapevoli del fatto che il nuovo sistema può controllare la velocità di volta in volta ammessa per ogni categoria di veicoli.

Non è ancora chiaro in quale misura i CVT influiscono sul numero di incidenti. Per disporre di dati significativi è necessario un periodo di osservazione più lungo. Su entrambi i tratti si osserva, comunque, una tendenza al calo degli incidenti e degli attori coinvolti. 

Una fase pilota non del tutto priva di problemi

Mentre il dispositivo CVT installato nella galleria di Arisdorf ha richiesto regolazioni minime e dato i risultati attesi poco tempo dopo la sua entrata in funzione, sulla A9 ci sono state difficoltà iniziali dovute al fatto che il dispositivo portatile impiegato non era in grado di rilevare tutti i superamenti di velocità. Le alte temperature estive hanno causato ulteriori inconvenienti, cui si sono aggiunti problemi nella trasmissione dei dati.Attualmente, si stanno risolvendo i problemi tecnici insieme alla polizia cantonale vodese. Finché sussisteranno i difetti, le infrazioni constatate continueranno a non essere oggetto di sanzioni. 

I dispositivi resteranno in funzione

I dispositivi testati resteranno in funzione negli attuali siti ancora per qualche tempo. L’USTRA sta tuttavia esaminando, in collaborazione con la polizia cantonale vodese, la costruzione di un CVT fisso sul tratto pericoloso della A9b tra Orbe e Vallorbe, invece che sulla A9 tra Aigle e Bex, dove al momento è impiegato un dispositivo portatile.

Rimane aperta la questione di una futura introduzione di ulteriori dispositivi CVT. L’USTRA analizza i risultati del rapporto finale anche in considerazione dei requisiti di possibili ubicazioni. Nel corso di quest’anno sarà definita la procedura da seguire. In linea di massima, per ottenere un’autorizzazione, i dispositivi di controllo devono soddisfare le severe condizioni poste dall’USTRA per migliorare la sicurezza sulle strade. 

I sistemi di controllo della velocità su tratti stradali misurano la velocità media su un tratto definito. In base a questo principio, deve aspettarsi una multa o una revoca della licenza di condurre per eccesso di velocità soltanto chi percorre il tratto misurato a una velocità in media superiore a quella consentita. Superamenti dei limiti di velocità brevi e di pochi chilometri orari non sono invece rilevanti.Nonostante all’estero i dispositivi CVT siano in funzione da parecchi anni e diano risultati positivi, questi sistemi non potevano essere impiegati sulle nostre strade senza un adeguamento. Il principio vigente in Svizzera della responsabilità del conducente rende infatti necessaria una foto come prova, per cui la velocità media non può essere calcolata, come ad esempio in Italia o in Olanda, fino a diversi giorni dopo l’accaduto, ma il risultato deve essere disponibile in frazioni di secondo. Appunto questa sfida tecnica doveva essere affrontata.In Svizzera, i test pilota sono dunque serviti non solo a verificare l’effetto dei controlli su comportamento di guida, flusso del traffico e sicurezza stradale, ma anche la fattibilità tecnica. Il sistema svizzero è il primo al mondo di questo tipo, nonostante lo stesso principio sia impiegato dal 2011 anche in Austria, Paese pioniere in fatto di dispositivi CVT.Durante l’esecuzione, negli ultimi due anni, dei test pilota con i dispositivi CVT l’Ufficio federale delle strade (USTRA) è ricorso a una consulenza scientifica. Il rapporto finale su cui si basa questo comunicato è consultabile all’indirizzo www.astra.admin.ch.


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