Il prezzo fisso dei libri promuove la diversità culturale

Berna, 24.01.2012 - L’11 marzo prossimo il popolo svizzero sarà chiamato alle urne per esprimersi sulla reintroduzione del prezzo fisso dei libri. Contro la «legge federale sul prezzo fisso dei libri», approvata dal Parlamento, è stato lanciato il referendum. Il consigliere federale Johann N. Schneider-Amman ha presentato il progetto martedì a Berna.

Le esperienze maturate nelle regioni che hanno abolito il prezzo fisso dei libri lasciano presumere che sui mercati senza prezzo fisso i libri tendano a diventare più cari: da un lato i prezzi dei best-seller diminuiscono, dall'altro quelli degli altri libri aumentano. A tal proposito il consigliere federale Johann N. Schneider-Amman ha spiegato in conferenza stampa: «Non solo i best-seller, ma anche i libri di saggistica devono essere accessibili a prezzi equi». Grazie al prezzo fisso, questi ultimi vengono finanziati in modo incrociato.

Mediante lo strumento del prezzo fisso dei libri si mira a garantire al numero più ampio possibile di lettori l'accesso a un mercato del libro ampio e di buona qualità, composto da una fitta rete di librerie. Tuttavia, una tale rete può esistere soltanto se i supermercati e le grandi librerie non soffocano i piccoli operatori di mercato con una politica dei prezzi aggressiva, facendoli infine scomparire. Nella Svizzera romanda, dove da vent'anni non vi è più una regolamentazione sul prezzo dei libri, il calo del numero di librerie e case editrici negli ultimi due decenni è stato più marcato che nella Svizzera tedesca.

Anche i Paesi limitrofi, ad eccezione del Principato del Liechtenstein, conoscono il prezzo fisso dei libri. Nella Svizzera tedesca, il prezzo fisso è esistito fino al 2007. Nella Svizzera romanda, per contro, è stato abolito già all'inizio degli anni novanta. Nella Svizzera italiana, infine, i prezzi dei libri sono sempre stati liberi da ogni regolamentazione. Le due Camere federali, tuttavia, considerano il prezzo fisso dei libri uno strumento adeguato per difendere il libro quale bene culturale e per sostenere, in tal modo, anche le autrici e gli autori svizzeri nonché le librerie e l'editoria.


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