Trasporto di merci pericolose per ferrovia: raggiunti gli obiettivi in materia di sicurezza

Berna, 20.12.2011 - Negli ultimi anni, grazie all'adozione di diverse misure, è stato possibile ridurre il rischio che la vita o la salute delle persone sia messa in pericolo da incidenti di treni che trasportano merci pericolose. Tra le misure adottate va segnalato in particolare l'impiego sistematico, da fine 2010, di carri-cisterna più sicuri per l'importazione di cloro. Risulta così attuata la «Dichiarazione congiunta» firmata nel 2002 da Confederazione, industria e FFS. In futuro, per garantire l'elevato livello di sicurezza, si è deciso di procedere al monitoraggio continuo dei trasporti di merci pericolose.

Nel 2011 l'Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha rilevato, in collaborazione con le imprese ferroviarie, i rischi per le persone in caso di incidenti di treni che trasportano merci pericolose. Dal rapporto pubblicato risulta che nessun segmento della rete ferroviaria svizzera presenta rischi non accettabili.
Rischi al limite dell'accettabile si riscontrano su 68 km della rete, il che costituisce un progresso rispetto al 2006 (578 km); i segmenti interessati si situano nell'area delle stazioni di Ginevra, Losanna, Altstetten ZH e Olten. Sul 98 per cento (ca. 3200 km) della rete ferroviaria a scartamento normale esaminata, i rischi risultano accettabili.

Il progresso rispetto al 2006 è stato reso possibile sia dall'adozione di misure concernenti l'infrastruttura ferroviaria, quale il miglioramento - dal punto di vista della tecnica di sicurezza - delle attrezzature di protezione e di controllo dei treni, sia dall'attuazione di provvedimenti che interessano i carri, quali innovazioni tecniche riguardanti i carri-cisterna adibiti al trasporto di cloro; a titolo di esempio vanno citati a questo proposito i rivestimenti rinforzati delle cisterne, che riducono il rischio di fuoriuscita di gas in caso di incidenti.

Da fine 2010 in Svizzera per il traffico d'importazione vengono impiegati esclusivamente carri-cisterna adattati. Una condizione, questa, che è stata realizzata con cinque anni di anticipo sul termine stabilito dal Regolamento concernente il trasporto internazionale per ferrovia delle merci pericolose (RID). Ciò è stato possibile grazie alla «Dichiarazione congiunta» sottoscritta nel 2002 dal Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), dall'industria chimica e da FFS. Da parte della Confederazione l'attuazione è stata curata dall'UFT e la vigilanza dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). L'obiettivo della «Dichiarazione congiunta» è quindi conseguito.

In futuro è previsto da parte di FFS e BLS il monitoraggio continuo dei volumi di merci pericolose trasportate e dei percorsi di trasporto. A tal fine sarà effettuato un rilevamento annuo dei volumi in punti prescelti. L'UFT, dal canto suo, aggiornerà la valutazione dei rischi a intervalli regolari. In seno agli organismi internazionali preposti la Svizzera si adopera inoltre per un'introduzione generale di rilevatori di boccole surriscaldate e di deragliamenti. Grazie alle esperienze positive raccolte al riguardo da FFS e BLS, il nostro Paese può contribuire attivamente alle discussioni, e con cognizione di causa.


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