Il Consiglio federale pone in consultazione la legge sugli stranieri e sull’integrazione

Berna, 23.11.2011 - Il Consiglio federale intende rendere più vincolante il diritto in materia d’integrazione e fondarlo in misura maggiore sul principio della reciprocità. Ha posto in consultazione una pertinente revisione parziale della legge sugli stranieri e di cinque leggi federali. Le modifiche previste sono parte integrante del piano d’integrazione adottato dal Consiglio federale. La Confederazione e i Cantoni intendono gestire la promozione dell’integrazione secondo obiettivi comuni e aumentare i mezzi finanziari con un importo fino a 40 milioni di franchi. Il dialogo sull’integrazione sarà intensificato con tutti i partner importanti.

Con la revisione parziale della legge sugli stranieri e di cinque leggi speciali nonché con il rafforzamento della promozione specifica dell'integrazione, il Consiglio federale presenta un progetto equilibrato che si basa sui lavori preliminari con i Cantoni e i Comuni.

Apprendimento della lingua come presupposto per il ricongiungimento familiare - criteri d'integrazione chiari
In futuro i familiari provenienti da Stati terzi che giungono in Svizzera nell'ambito del ricongiungimento familiare dovranno iscriversi a un corso di lingua o dimostrare di conoscere una lingua nazionale. Tale condizione sarà applicata ai partner di cittadini svizzeri e di cittadini di Stati terzi titolari di un permesso di dimora o di domicilio. L'avamprogetto chiarisce inoltre i criteri in base ai quali le autorità valutano l'integrazione. In futuro il permesso di dimora o di domicilio sarà rilasciato soltanto se tali criteri sono soddisfatti.

Accordi d'integrazione obbligatori - contributo dei datori di lavoro all'integrazione
La legge sugli stranieri, il cui titolo, secondo la proposta del Consiglio federale, sarà modificato in legge sugli stranieri e sull'integrazione, disciplinerà in modo più chiaro la ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni. Ai fini di un orientamento generale, ai nuovi arrivati saranno fornite prime informazioni. Dovranno inoltre essere individuate tempestivamente eventuali lacune nell'integrazione e i nuovi arrivati dovranno essere indirizzati a offerte appropriate di promozione dell'integrazione. L'avamprogetto chiarisce anche lo strumento dell'accordo d'integrazione, che dovrà obbligatoriamente essere stipulato nei casi in cui è prevedibile un alto rischio di mancata integrazione. Gli accordi d'integrazione costituiscono un incentivo nonché un obbligo ad acquisire ad esempio conoscenze linguistiche. Secondo l'avamprogetto, anche i datori di lavoro dovranno fornire il proprio contributo all'integrazione dei dipendenti stranieri e dei rispettivi familiari.

Intensificare la promozione dell'integrazione nelle strutture esistenti
L'integrazione avviene nelle strutture esistenti quali la scuola, la formazione professionale, il posto di lavoro o nei quartieri. Il compito dell'integrazione dovrà pertanto essere adeguato anche nelle leggi federali più importanti concernenti tali strutture. Sono previsti adattamenti della legge sulla formazione, della legge sull'assicurazione contro la disoccupazione, della legge sull'assicurazione per l'invalidità, della legge sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali e della legge sulla pianificazione del territorio. Un'informazione chiara, il riconoscimento di formazioni o l'elaborazione di progetti nei quartieri con un'alta densità di stranieri costituiscono misure appropriate in tal senso. È inoltre prevista una cooperazione più intensa tra le autorità, con l'obiettivo di rendere vincolanti le misure di promozione dell'integrazione.

Strategia comune del Consiglio federale e dei governi cantonali
Il Consiglio federale e l'assemblea plenaria dei governi cantonali si sono inoltre accordati in merito agli obiettivi delle offerte aggiuntive di promozione dell'integrazione, che completano quelle delle strutture esistenti. La Confederazione e i Cantoni finanziano insieme le misure di promozione aumentando, a partire dal 2014, i loro contributi, che raggiungeranno un importo pari a 110 milioni di franchi all'anno.

Le misure legislative e programmatiche proposte permettono di definire in modo vincolante in tutta la Svizzera sia i requisiti d'integrazione che devono soddisfare gli stranieri, sia le misure di promozione dell'integrazione offerte in tutti i Cantoni.


Indirizzo cui rivolgere domande

Adrian Gerber, capo Divisione Integrazione, Ufficio federale della migrazione UFM, tel. +41 31 325 94 97



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