Polveri fini degli impianti di riscaldamento a legna: stato della tecnica

Berna, 09.11.2011 - Comunicato stampa congiunto dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e di Cercl’Air. In Svizzera il 16% delle emissioni di polveri fini proviene dagli impianti di riscaldamento a legna. Queste emissioni sono pericolose per la salute e devono essere ridotte. Il convegno organizzato dall’UFAM e da Cercl’Air l’8 e il 9 novembre 2011 a Ittigen (BE) ha permesso di fare il punto della situazione sui filtri antipolveri utilizzati per gli impianti a legna di piccole dimensioni e sull’attuazione della legislazione in materia di impianti di riscaldamento a legna.

Il legno è una fonte energetica indigena, rinnovabile e a impatto zero sul clima. Ciononostante, la sua combustione provoca emissioni di polveri fini nefaste per la salute, la fuliggine in particolare. Pertanto il piano d'azione contro le polveri fini lanciato nel 2006 dal Consiglio federale è stato dotato di un pacchetto di misure specifiche per gli impianti di riscaldamento a legna: per gli impianti di piccole dimensioni (camini, impianti di riscaldamento per singoli apparta- menti, case monofamiliari o piccoli immobili con una potenza fino a 70 kilowatt) è previsto, a integrazione delle norme europee, un certificato di conformità ai valori limite fissati nell'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico (OIAt) per le emissioni di polveri fini e di monossido di carbonio; per gli impianti con una potenza superiore a 70 kilowatt è previsto di fissare periodicamente dei valori limite di emissione più bassi (i primi sono stati fissati già nel 2007, gli ultimi verranno decisi nel 2012).

A quattro anni dalla modifica dell'OIAt che ha portato all'introduzione delle suddette misure, l'UFAM e la Società svizzera dei responsabili della protezione dell'aria (Cercl'Air) hanno voluto stilare un primo bilancio. Circa duecento esperti dell'industria e dell'artigianato, delle scuole universitarie e dei Cantoni hanno preso parte a un convegno dedicato soprattutto a due temi: filtri antipolveri per i piccoli impianti di riscaldamento a legna e le questioni inerenti all'attuazione generale delle disposizioni in materia di riscaldamento a legna.

I piccoli impianti di riscaldamento a legna vanno utilizzati correttamente

Il convegno ha dimostrato che, per quanto concerne l'inquinamento atmosferico, il divario tra piccoli impianti di riscaldamento a legna di buona e di cattiva qualità è molto ampio. Le emissioni di polveri fini prodotte da impianti di piccole dimensioni possono essere ridotte efficacemente con una manutenzione e un utilizzo corretti e impiegando i combustibili appropriati (cfr. link alla scheda dell'UFE). I sistemi di filtraggio sviluppati finora si basano principalmente sulla separazione elettrostatica. Questi sistemi devono tuttavia essere impiegati soltanto in impianti in cui la combustione avviene in modo pulito e completo. Dal canto suo, la Germania, introducendo in modo graduale dei valori limite di emissione più severi anche per gli impianti esistenti, incentiva il miglioramento tecnico degli impianti di riscaldamento a legna e dei sistemi di filtraggio delle polveri.

Migliorare la progettazione e l'esercizio degli impianti di medie e grandi dimensioni

Le esperienze acquisite nell'ambito dell'applicazione delle disposizioni dell'OIAt per gli impianti a combustione a legna di medie e grandi dimensioni mostrano che i previsti valori limite delle emissioni non sono sempre rispettati nemmeno dai nuovi impianti in condizioni normali di funzionamento. In molti casi la causa è da ricercare in difetti di progettazione o di gestione dell'impianto. Adeguate misure di gestione della qualità sono quindi molto importanti per garantire impianti di combustione a legna a basso tenore di sostanze nocive.

Una grande sfida è rappresentata dai piccoli impianti con potenza fino a 70 kW. Attraverso controlli effettuati sul posto, nella maggior parte dei Cantoni si è riusciti a imporre l'uso del combustibile giusto (nessun rifiuto, legno asciutto). Alcuni piccoli impianti producono tuttavia  emissioni elevate dovute alla tecnologia ormai obsoleta. Affinché in futuro possano essere risanati conformemente ai requisiti di igiene dell'aria (come avvenne in passato per gli impianti a combustione alimentati ad olio) è necessario introdurre un obbligo generale di controllo delle emissioni basato su un adeguato metodo di misurazione. In alcune regioni della Svizzera sono già in corso progetti pilota.

Aumento dell'utilizzo di legno da energia

Secondo le statistiche sull'energia da legno 2010 pubblicate dall'Ufficio federale dell'energia, il ricorso a questa forma di energia è in aumento. Dal punto di vista della politica forestale, si tratta di una tendenza positiva che potrebbe rafforzarsi se il prezzo delle energie fossili dovesse aumentare ulteriormente. Per tale motivo la sfida della Svizzera consiste nell'utilizzare questa crescente quantità di legno, limitando il più possibile le emissioni dannose per la salute.


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