Infrastruttura ferroviaria: il Consiglio federale conferma l’impostazione adottata finora e adegua il finanziamento

Berna, 02.11.2011 - Il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della consultazione sul progetto «Finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria» (FAIF) e conferma l’impostazione adottata finora in vista del messaggio che verrà sottoposto al Parlamento. Alcuni adeguamenti sono stati apportati al finanziamento; essi concernono i contributi della Confederazione, dei Cantoni e dei pendolari.

Con il progetto FAIF il Consiglio federale intende garantire a lungo termine il finanziamento dell’esercizio, del mantenimento della qualità e dell’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria. Il progetto sarà sottoposto a referendum popolare sotto forma di controprogetto all’iniziativa dell’ATA «Per i trasporti pubblici», che prevede un trasferimento alla ferrovia dei fondi destinati alla strada.

La maggioranza dei partecipanti alla consultazione si è espressa in modo decisamente favorevole sul progetto FAIF. Sono stati valutati positivamente in particolare il finanziamento attraverso un fondo, l'ulteriore impiego degli attuali mezzi finanziari e l’ampliamento della rete ferroviaria basato sul potenziamento delle capacità anziché sull’ulteriore riduzione dei tempi di percorrenza. Hanno invece raccolto alcune critiche l’impiego a tempo indeterminato dei mezzi provenienti dall’imposta sugli oli minerali e la portata della fase di ampliamento 2025, ritenuta insufficiente da vari ambienti. Tuttavia non sono state presentate proposte di finanziamento sostenibili per un eventuale potenziamento di questa fase.

Prendendo atto dei risultati della procedura di consultazione, il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di elaborare il messaggio da sottoporre al Parlamento. Nel nuovo Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FInFer), che avrà durata indeterminata, confluiranno mezzi che attualmente alimentano il Fondo per il finanziamento dei grandi progetti ferroviari (Fondo FTP): la TTPCP  e l’uno per mille dell’IVA a tempo indeterminato e gli introiti provenienti dall’imposta sugli oli minerali a tempo determinato, ossia probabilmente fino al 2030. Per evitare disparità di trattamento tra strada e ferrovia, verrà tra l'altro valutata la creazione di un fondo ad hoc per il vettore strada.

Come ripetutamente chiesto dai partecipanti alla consultazione, il Consiglio federale aumenterà inoltre di 100 milioni di franchi i fondi federali, contribuendo così con 2,3 miliardi annui. La quota della Confederazione verrà altresì indicizzata al 100 per cento della crescita economica (PIL): in questo modo i pagamenti annui della Confederazione aumenteranno nettamente tanto che, a partire dal 2025, la Confederazione verserà 290 milioni di franchi all’anno in più al FInFer. Come indicato nel progetto posto in consultazione, gli ulteriori mezzi necessari all’infrastruttura ferroviaria proverranno da un rincaro del prezzo delle tracce pari a 100 milioni di franchi a partire dal 2017 in aggiunta all’aumento già previsto per il 2013 di 200 milioni di franchi, che consentirà la copertura dei costi marginali prescritta dalla legge.

Sulla base dei risultati della consultazione, il Consiglio federale propone di adottare un limite massimo per la deduzione delle spese di trasporto dall’imposta federale diretta invece della forfetizzazione. In futuro i pendolari potranno detrarre al massimo 3000 franchi per le spese di trasporto, che dovranno inoltre essere comprovate. I Cantoni restano liberi di scegliere le modalità di introduzione di tale deduzione nei rispettivi sistemi fiscali.

Anche la partecipazione cantonale subirà una modifica: su richiesta dei Cantoni verrà sviluppato un nuovo sistema in base al quale essi saranno chiamati a versare complessivamente un importo supplementare annuo pari a circa 200 milioni di franchi.

Per quanto concerne la fase di ampliamento 2025 il Consiglio federale intende mantenere il volume (3,5 mia. fr.) e i progetti proposti. Sebbene in sede di consultazione sia stata richiesta una fase per 5-6 miliardi di franchi, l'esecutivo rinuncia a un’estensione in tal senso vista l’impossibilità di reperire altri finanziamenti. Una volta rimborsati i mutui del Fondo FTP, grazie alle nuove modalità di finanziamento saranno presumibilmente disponibili fino a 1,5 miliardi di franchi all’anno per le prossime fasi di ampliamento dell’infrastruttura.

Contributo dei Cantoni

Il DATEC verificherà se i Cantoni possano assumersi, al posto del contributo al FInFer originariamente previsto, il finanziamento dei cosiddetti impianti per il pubblico nelle stazioni (ad es. marciapiedi, scale, rampe, sopra- e sottopassaggi). La nuova normativa verrebbe applicata agli impianti delle stazioni della rete delle FFS e di quella delle ferrovie private e produrrebbe un onere supplementare per i Cantoni e uno sgravio finanziario per la Confederazione. In compenso la Confederazione si farebbe interamente carico dei costi per l’infrastruttura delle ferrovie private, esclusi quelli degli impianti per il pubblico. In tal modo i Cantoni parteciperebbero al finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria con un importo supplementare complessivo di circa 200 milioni di franchi. Le modalità di tale partecipazione saranno elaborate da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti della Confederazione e dei Cantoni. In questo contesto verranno altresì esaminate le proposte alternative quali il finanziamento in funzione dei singoli progetti.

Anche la richiesta dei Cantoni di essere maggiormente coinvolti nella pianificazione verrà approfondita nell’ambito di un gruppo di lavoro congiunto e in seguito iscritta nella legge.
Deduzione per le spese di trasporto

Invece degli 800 franchi forfettari previsti dal progetto posto in consultazione, per la deduzione dall’imposta federale diretta si propone un importo massimo di 3000 franchi. I pendolari potranno quindi dedurre le spese comprovate fino a tale importo. A livello di trasporti pubblici si potranno pertanto dedurre interamente i costi degli abbonamenti regionali di seconda classe delle comunità tariffarie: l’importo massimo equivale approssimativamente al prezzo di un abbonamento generale di seconda classe. Coloro che invece utilizzano quotidianamente l’auto per recarsi al lavoro potranno detrarre le spese per una distanza di 20 chilometri al giorno circa. Le nuove disposizioni apporteranno al FInFer circa 200 milioni di franchi.
Partecipazione della Confederazione e mezzi provenienti dall’imposta sugli oli minerali

Aumentando di 100 milioni il proprio contributo a carico delle casse federali, la Confederazione verserà 2,3 miliardi di franchi all’anno a favore dell'infrastruttura ferroviaria. Inoltre la partecipazione della Confederazione verrà indicizzata al 100 per cento della crescita economica; ciò significa che a partire dal 2025 la Confederazione verserà ogni anno 290 milioni di franchi in più al Fondo per l’infrastruttura ferroviaria. La Confederazione fornirà un ulteriore contributo: il rimborso dell'anticipo del Fondo FTP sarà rinviato di due anni e avviato nel 2019.

I circa 310 milioni di franchi provenienti dall’imposta sugli oli minerali, che oggi confluiscono nel Fondo FTP di durata determinata (contributo del 25 % alla NFTA), saranno versati nel FInFer solo fino al completo rimborso dei prestiti FTP alla Confederazione, il che avverrà presumibilmente nel 2030.


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