Riuscite le prime prove di voto elettronico in occasione delle elezioni del Consiglio nazionale 2011

Berna, 24.10.2011 - In occasione delle elezioni del Consiglio nazionale 2011 quattro Cantoni hanno testato con successo il voto elettronico. 3'562 elettori Svizzeri all'estero dei Cantoni di Basilea Città, San Gallo, dei Grigioni e Argovia hanno votato per via elettronica. Si è trattato della prima prova nell’ambito di elezioni a livello federale. Il progetto ora passa alla seconda fase.

In occasione delle elezioni del Consiglio nazionale 2011 il voto elettronico ‒ dopo aver superato brillantemente diverse prove nell'ambito di votazioni popolari nazionali ‒ è stato adottato per la prima volta anche per le elezioni a livello federale. È stato naturalmente necessario adeguare in via preliminare gli attuali processi della tecnica di voto per via elettronica alle peculiarità delle elezioni.

Le prove di voto elettronico effettuate nei Cantoni di Basilea Città, San Gallo, dei Grigioni e Argovia si sono svolte senza problemi. I Cantoni interessati hanno risolto senza intoppi né imprevisti le sfide di ordine tecnico e logistico. L'impiego del voto elettronico per le elezioni del Consiglio nazionale 2011 può dunque considerarsi pienamente riuscito.

3'562 elettori Svizzeri residenti all'estero hanno votato per via elettronica
Le prime prove di voto elettronico in occasione di elezioni a livello federale sono state condotte per il momento con gli elettori Svizzeri all'estero dei quattro Cantoni menzionati. Circa 22'000 persone avevano la possibilità di esprimersi per via elettronica in occasione delle elezioni del Consiglio nazionale, un numero corrispondente allo 0,4 per cento dei 5'090'000 aventi diritto di voto.

Fino al 53,1 per cento degli elettori Svizzeri all'estero autorizzati attinenti dei Cantoni che hanno partecipato alla prova hanno approfittato del nuovo canale di voto.

Essendo i termini di spedizione della documentazione per le elezioni ancora più stretti di quelli per le votazioni, è accaduto spesso che gli Svizzeri all'estero aventi diritto di voto fossero impossibilitati a influire in qualche modo nella composizione delle rappresentanze in Parlamento. Il fatto che ora abbiano potuto esprimere la propria preferenza tramite Internet ha attenuato il problema.

Il voto elettronico è a disposizione soltanto degli Svizzeri all'estero residenti in uno Stato UE o in uno dei 45 Paesi che hanno sottoscritto l'Accordo di Wassenaar[1]. Il 90 per cento circa degli Svizzeri all'estero iscritti risiede in uno dei Paesi citati.

Una tappa importante per l'introduzione del voto elettronico
Con il primo impiego in occasione delle elezioni nazionali, il voto elettronico passa alla seconda fase della sua attuazione. Il progetto è stato infatti lanciato nel 2000 e dal 2004 vengono svolti test in occasione delle votazioni federali. Nel 2007 il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso di introdurre progressivamente il voto elettronico. Sono stati previsti quattro stadi di sviluppo: 1) voto elettronico nell'ambito di votazioni, 2) voto elettronico nell'ambito di elezioni, 3) e-Collecting (firma elettronica di iniziative e referendum) e 4) firma elettronica di proposte di candidatura. Attualmente sono 13 i Cantoni che partecipano al progetto.

Le esperienze positive fatte con il voto elettronico in occasione delle elezioni del Consiglio nazionale 2011 confermano la Confederazione nei suoi sforzi intesi a consentire alla maggior parte degli elettori Svizzeri all'estero di esprimere il proprio voto tramite Internet in occasione delle prossime elezioni del Consiglio nazionale 2015.

Nei prossimi mesi la Cancelleria federale valuterà le esperienze raccolte negli ultimi anni in occasione di votazioni ed elezioni. Il prossimo rapporto del Consiglio federale sul voto elettronico è previsto per il 2013.

Il voto elettronico al centro dell'osservazione elettorale dell'OSCE
Dal 10 al 28 ottobre 2011 un gruppo di nove esperti dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) è stato in Svizzera e ha osservato le elezioni nazionali. Il gruppo si è interessato in particolare al voto elettronico: questa tecnologia è infatti relativamente nuova e soltanto in pochi Stati si stanno conducendo prove pilota. Il rapporto dell'OSCE sulle elezioni del Consiglio nazionale 2011 è atteso per la fine dell'anno.



[1] Accordo del 19 dicembre 1995/12 maggio 1996 sul controllo delle esportazioni di armi convenzionali e di beni e tecnologie a duplice uso (www.wassenaar.org). L'Accordo disciplina anche le tecnologie a duplice uso, tra le quali la crittografia: tutti gli Stati membri permettono la trasmissione crittata dei dati essenziali per il voto elettronico.


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