Sviluppi positivi nell'Accordo agricolo Svizzera - UE: entra in vigore il riconoscimento reciproco delle denominazioni di origine

Berna, 20.10.2011 - In data odierna l'UE ha ratificato l'Accordo sul riconoscimento reciproco delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette dei prodotti agricoli e alimentari. Esso, dunque, potrà entrare in vigore il 1° dicembre 2011. Sarà integrato nell'Accordo agricolo bilaterale quale dodicesimo allegato. Secondo quanto espresso dal Comitato misto per l'agricoltura in occasione dell'odierna seduta, sono in atto importanti sviluppi che interessano anche gli altri allegati.

La ratifica, il 20 ottobre 2011, da parte del Consiglio dei ministri dell'UE, dell'Accordo sul riconoscimento reciproco delle denominazioni di origine protette (DOP) e delle indicazioni geografiche protette (IGP) dei prodotti agricoli e alimentari, segna il termine della procedura interna di approvazione anche in seno all'UE. L'accordo, dunque, potrà entrare in vigore presumibilmente il 1° dicembre 2011. La Svizzera e l'UE si impegnano a riconoscere reciprocamente le loro indicazioni geografiche e a proteggerle, in virtù di norme transitorie distinte, da qualsiasi usurpazione, imitazione o allusione. Per la Svizzera si tratta attualmente di ventidue denominazioni la cui protezione viene estesa all'intero territorio dell'UE, vale a dire a un mercato di 500 milioni di consumatori circa. Ne fanno parte anche prodotti d'esportazione di notevole rilevanza in termini economici, come la Carne secca grigionese, il Gruyère e il Tête de Moine. L'accordo sarà integrato, come dodicesimo allegato, nell'Accordo agricolo concluso nel 1999 tra la Svizzera e l'UE.

Si delineano sviluppi positivi che interessano anche gli allegati già esistenti. Ciò è quanto emerge dalla seduta odierna del Comitato misto per l'agricoltura responsabile dell'amministrazione e della regolare applicazione dell'Accordo agricolo.

Si potrà ampliare ulteriormente la proficua collaborazione nel settore biologico. Un adeguamento dell'accordo consentirà di migliorare lo scambio di esperienze per quanto concerne il riconoscimento dell'equivalenza delle disposizioni di singoli Stati terzi nel settore biologico e di organi di certificazione di Paesi terzi. Grazie a questa cooperazione, la Svizzera e l'UE avranno modo di sviluppare in maniera analoga le rispettive normative con Stati terzi in tale ambito.

La Svizzera e l'UE sono concordi nel sottolineare l'importanza della creazione di uno spazio fitosanitario comune di fronte alle sfide nel settore della sicurezza delle derrate alimentari e dell'introduzione di nuovi organismi nocivi e malattie. A breve saranno aboliti i controlli fitosanitari con gli Stati dell'UE. Sia in Svizzera che in UE le norme applicate hanno già lo stesso rigore; per le importazioni da Paesi terzi si applicano sempre disposizioni d'importazione equivalenti e gli invii in transito sono soggetti a controllo presso il primo punto d'ingresso.  

La Svizzera e l'UE si dichiarano soddisfatte circa l'applicazione dell'Accordo, seppur riconoscendo le difficoltà di smercio nel comparto caseario dovute agli attuali problemi monetari. Dal punto di vista della Svizzera, a essere particolarmente colpite sono le esportazioni di Emmentaler. Il libero commercio nel settore caseario ha consentito comunque d'incrementare l'esportazione delle altre varietà di formaggio (p.es. formaggio fresco e a pasta molle, formaggio a pasta semidura) e ciò ha sostanzialmente compensato le perdite che hanno interessato l'Emmentaler.


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Jacques Chavaz, Capo della Delegazione svizzera, Direttore suppl. dell'Ufficio federale dell'agricoltura, tel. 031 322 25 02


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