Collegamento dei sistemi di scambio di quote di emissioni: 2° turno di negoziati

Berna, 20.09.2011 - A Zurigo ha avuto luogo il 20 settembre 2011 il secondo turno di negoziati tra la Svizzera e l’Unione Europea sul collegamento dei sistemi di scambio di quote di emissioni di CO2. Un accordo in tale ambito consentirebbe il riconoscimento reciproco delle quote di emissioni e favorirebbe l’accesso delle imprese svizzere al mercato delle quote di emissioni europeo, di gran lunga più grande di quello svizzero e dotato di maggiore liquidità.

In seguito agli impegni di riduzione delle emissioni di CO2 presi nell'ambito del Protocollo di Kyoto, sia la Svizzera che l'Unione Europea si sono dotate di un sistema di scambio di quote di emissioni. Questi sistemi prevedono che determinate imprese si impegnino a cedere una quota di emissioni per ogni tonnellata di CO2 emessa. Queste quote di emissioni sono commerciabili all'interno del rispettivo sistema. Il meccanismo istituito si propone di ottenere una riduzione delle emissioni di gas serra laddove vi è più convenienza economica.

Il reciproco riconoscimento delle quote di emissioni collegherebbe fra  i sistemi di scambio svizzero ed europeo e consentirebbe di trattare le quote di emissioni allo stesso prezzo. Le imprese svizzere otterrebbero in tal modo l'accesso alle quote di emissioni dell'Unione Europea.  

In occasione del secondo turno di negoziati, svoltosi a Zurigo il 20 settembre 2011, i capi delle delegazioni hanno preso atto dei progressi compiuti a livello tecnico dall'avvio dei negoziati. Tali progressi hanno permesso alle delegazioni di sviluppare in particolare una migliore comprensione delle singolarità dei relativi sistemi. In Svizzera, il sistema di scambio sarà basato a partire dal 2013 sulla revisione completa della legge sul CO2, la quale è al momento discussa alle Camere federali nell'ambito di un processo di eliminazione delle divergenze  come controprogetto indiretto all'iniziativa popolare «Per un clima sano».

Le delegazioni ricordano che l'accordo interessa tanto le emissioni di CO2 causate dagli impianti fissi quanto quelle provocate dal traffico aereo internazionale. Inoltre è stato sottolineato il ruolo centrale svolto dai cosiddetti «registri» per il funzionamento dei sistemi collegati.  Analogamente a una banca, il Registro nazionale dello scambio di quote di emissioni gestisce i conti delle singole imprese e crea in tal modo le basi per lo scambio delle quote di emissioni.  

Le delegazioni hanno infine fissato lo scadenzario per le prossime tappe delle trattative.

La delegazione dell'Unione Europea è guidata da Jos Delbeke, direttore generale della direzione generale Clima della Commissione Europea, mentre la delegazione svizzera è guidata da Bruno Oberle, direttore dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). Il primo turno di negoziati formale ha avuto luogo a Bruxelles l'8 marzo 2011.


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