Iniziativa popolare «Sì alla medicina di famiglia»: licenziati messaggio e controprogetto

Berna, 16.09.2011 - Il Consiglio federale ha licenziato il suo controprogetto diretto all’iniziativa popolare «Sì alla medicina di famiglia» e trasmesso il relativo messaggio al Parlamento. Diversamente che nell’iniziativa, nel controprogetto la medicina di famiglia non è considerata a sé stante, ma come parte integrante essenziale di un’assistenza medica di base interdisciplinare. Inoltre alcune richieste dell’iniziativa sono già adempiute. L’obiettivo è di garantire anche in futuro un'assistenza medica di base accessibile a tutti e di qualità elevata.

Il Consiglio federale riconosce l'importanza della medicina di famiglia, che considera un pilastro dell'assistenza medica di base, e pertanto presta  particolare attenzione alle richieste dell'iniziativa. Tuttavia, a suo modo di vedere, non è opportuno focalizzarsi su un unico gruppo professionale, soprattutto se si tiene conto delle sfide future nell'ambito del sistema sanitario. L'avamprogetto diretto è orientato agli interessi della popolazione. È incentrato su un'assistenza medica di base interconnessa, coordinata e multiprofessionale, nel cui ambito la medicina di famiglia assume un ruolo centrale.

Il controprogetto diretto è accompagnato da un pacchetto di misure finalizzate ad apportare miglioramenti nella formazione, nel perfezionamento, nella ricerca e nell'esercizio della professione di medico di famiglia. Nel quadro della revisione in corso della legge sulle professioni mediche, sono previsti adeguamenti degli obiettivi della formazione e del perfezionamento delle professioni mediche universitarie.

La richiesta dell'iniziativa di istituire un ciclo di perfezionamento specifico per la medicina di famiglia è già adempiuta. Inoltre, nella maggior parte dei Cantoni sono in atto progetti pilota per un perfezionamento il più possibile orientato alla prassi. Quasi tutti i Cantoni hanno introdotto i cosiddetti assistenti di studi medici, come raccomandato dal gruppo di lavoro «Assistenza medica di base».

I partner tariffali sono attualmente impegnati in una revisione di fondo della struttura tariffale per prestazioni mediche TARMED, allo scopo di migliorare l'assistenza medica di base rispetto alla situazione odierna. Il Consiglio federale sostiene un'iniziativa parlamentare finalizzata a conferirgli la competenza di fissare la struttura tariffale quando questa non è più oggettivamente giustificata e quando i partner tariffali non riescono ad accordarsi su una sua revisione. Sulla base del monitoraggio dell'elenco delle analisi, i cui risultati sono attesi per la fine del 2011, il Dipartimento federale dell'interno esaminerà quali ulteriori passi intraprendere. Già oggi è stabilito che il supplemento transitorio per i laboratori degli studi medici sarà mantenuto pure nel 2012. Anche questa decisione va nella direzione auspicata dai fornitori di servizi della medicina di base.

Favorire il cambiamento di struttura per una politica sanitaria orientata al futuro
Il controprogetto diretto intende però tenere conto anche delle richieste e degli interessi di una giovane generazione di medici di famiglia e in tal senso si orienta a una visione innovativa dell'assistenza medica di base, che comporterà unità di cura più grandi, come gli studi di medici associati o i centri di salute, in cui viene facilitato lo scambio di pareri professionali e l'introduzione del tempo parziale nell'esercizio della medicina. In tal modo anche altre professioni mediche, come il nutrizionista o il fisioterapista, il cui ruolo in futuro assumerà maggiore importanza, potranno essere integrate nella fornitura di prestazioni. Gli investimenti volti a modernizzare l'infrastruttura possono essere ripartiti e utilizzati più efficacemente.

Congiuntamente al controprogetto diretto, il Consiglio federale ha adottato un rapporto in adempimento della mozione Fehr (08.3608), in cui illustra l'attuale situazione dell'assistenza medica e constata che oggi non sussiste alcuna lacuna di fondo. Tuttavia, sono troppo pochi i medici che ricevono una formazione in Svizzera e per tale ragione il nostro Paese deve ricorrere a personale medico estero con formazione conseguita fuori dai confini nazionali. Per soddisfare il fabbisogno attuale rinunciando a questa risorsa, la Svizzera dovrebbe formare un numero di medici del 50 per cento superiore a quello attuale. Per garantire l'assistenza in futuro, ma anche per correttezza nei confronti dell'estero e  in previsione di un atteso aumento della richiesta di prestazioni mediche, sarebbe opportuno aumentare le capacità di formazione in loco.

Il Consiglio federale è comunque convinto che la domanda pronosticata di prestazioni mediche potrà essere affrontata non soltanto con un aumento del personale, bensì anche con una maggiore efficienza, un migliore coordinamento e un ricorso mirato ad altre professioni mediche, quali il personale infermieristico o i farmacisti. Solo così sarà possibile assicurare un'assistenza medica di base che risponda alle esigenze, mantenga una qualità elevata e sia efficiente dal profilo dei costi. L'attuazione delle raccomandazioni è un compito comune di Confederazione, Cantoni, partner tariffali, istituzioni di formazione e dello stesso corpo medico. Numerose raccomandazioni rientrano nella sfera di competenza dei Cantoni, che hanno già realizzato diverse misure. In collaborazione con la Confederazione e i fornitori di prestazioni, essi sono anche chiamati a rilevare l'attuale necessità d'intervento e a imprimere allo sviluppo dell'assistenza sanitaria una direzione verso forme di cura sostenibili.


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