Colloqui von Wattenwyl del 2 settembre 2011

Berna, 02.09.2011 - I presidenti dei partiti e quelli dei gruppi parlamentari di UDC, PPD, PLR, PSS e PBD si sono incontrati oggi per i tradizionali colloqui von Wattenwyl sotto la direzione della presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey, affiancata dal consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann e dalla cancelliera della Confederazione Corina Casanova. L'incontro era incentrato sul programma di legislatura 2011-2015 e sull'attuale situazione politico-economica. I partiti di Governo e il Consiglio federale sostengono unanimemente le misure adottate dalla Banca nazionale.

Gli obiettivi e le misure previste dal programma di legislatura rappresentano per il Consiglio federale in veste di autorità collegiale il quadro d'orientamento politico per i prossimi quattro anni. Mediante il programma di legislatura, concretizzato negli obiettivi annuali, il Governo informa il Parlamento e l'opinione pubblica sulla sua agenda politica.

Lo scambio con i vertici di partito e quelli dei gruppi parlamentari si prefigge diversi obiettivi: il Consiglio federale vuole, da un lato, informarsi sulle priorità e sulle ulteriori esigenze dei partiti di Governo ma anche, dall'altro, renderli partecipi per tempo delle proprie priorità. Tale modo di procedere mira a presentare al Parlamento un programma in grado di riscuotere per quanto possibile il consenso della maggioranza. I partiti ritengono che le principali sfide della prossima legislatura saranno segnatamente la competitività della Svizzera, il futuro delle opere sociali, le infrastrutture per i trasporti, le relazioni con l'UE e la politica energetica. I risultati della discussione con i partiti di Governo saranno considerati nell'ambito dell'elaborazione del messaggio sul programma di legislatura.

Già dal novembre 2010, il Consiglio federale ha condotto diversi colloqui riguardanti le sfide politiche che la Svizzera sarà chiamata ad affrontare nei prossimi anni. I risultati di questi colloqui e il rapporto «Prospettive 2025» sono stati tenuti in considerazione all'atto dell'elaborazione dell'orientamento strategico del programma di legislatura 2011-2015. Il programma di legislatura scaturisce pertanto da una lunga riflessione.

Sostegno dell'economia svizzera
Il Consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann ha informato sull'attuale situazione economica e sulle proposte del Consiglio federale volte a rafforzare l'economia. Il corso del cambio rimane volatile e la situazione macroeconomica risulta di conseguenza instabile.

Il pacchetto di misure 2011 adottato dal Consiglio federale mercoledì apporterà a breve termine un notevole sollievo in singoli settori dell'economia. Il Consiglio federale concentra i suoi sforzi sul rafforzamento a medio termine della piazza Svizzera prevedendo investimenti a favore del turismo, come pure dell'innovazione e della tecnologia.

A titolo preventivo va citato anche lo stanziamento di 500 milioni di franchi per l'assicurazione contro la disoccupazione, in particolare per le indennità per lavoro ridotto. Alla luce dell'attuale situazione economica sono previsti per il 2012 e gli anni successivi perdite di posti di lavoro, licenziamenti e la delocalizzazione di imprese. I partiti di governo hanno formulato il loro parere dettagliato in merito alle singole misure.

In numerosi dipartimenti si sta già lavorando al pacchetto di misure per il 2012 che dovrebbe esplicare i suoi effetti a medio e lungo termine. Al centro vi sono misure per la promozione della tecnologia, della ricerca, dell'innovazione, dell'infrastruttura e della formazione professionale. Questo secondo pacchetto sarà completato nel corso della prossima settimana e sottoposto al Parlamento nella sessione invernale. Per il Consiglio federale, l'obiettivo dichiarato di tutte le misure riunite nel primo e nel secondo pacchetto consiste nel rafforzamento a lungo termine della piazza Svizzera.

Politica monetaria
La politica monetaria è di esclusiva competenza della Banca nazionale svizzera. Nella discussione, tutti i partiti di Governo e il Consiglio federale hanno espressamente dichiarato di sostenere le misure adottate dalla Banca nazionale.


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