Assicurare il finanziamento del perfezionamento dei medici

Berna, 26.08.2011 - La Confederazione e i Cantoni intendono assicurare il perfezionamento dei medici anche dopo l’entrata in vigore del nuovo finanziamento ospedaliero. Nel quadro del Dialogo sulla politica nazionale della sanità PNS, hanno adottato il «Modello PEP» (pragmatico, semplice, forfettario, dal tedesco «pragmatisch, einfach, pauschal»). L’obiettivo è essenzialmente quello di obbligare tutti gli ospedali e le cliniche iscritti nell’elenco degli ospedali a offrire un perfezionamento a un numero di medici assistenti in funzione delle loro possibilità. Il numero esatto dei posti di perfezionamento dovrà essere stabilito nelle convenzioni di prestazioni con i Cantoni.

Secondo il «Modello PEP», i Cantoni sono chiamati a sostenere finanziariamente il perfezionamento con un forfait annuo pro capite. Il versamento dei contributi dipende dall’adempimento di determinati criteri di qualità. È richiesto ad esempio un programma di perfezionamento. L’adempimento dei criteri è controllato dall’Istituto svizzero per la formazione medica (ISFM). Inoltre, chi offre posti di perfezionamento per giovani medici ottiene un contributo supplementare. L’importo del contributo per i posti di perfezionamento sarà stabilito in funzione della categoria di ospedale.

Il nuovo finanziamento del perfezionamento dei medici si è reso necessario dato che il 1° gennaio 2012 entrerà in vigore il nuovo finanziamento ospedaliero e saranno introdotti gli importi forfettari riferiti alle prestazioni. Come finora questi forfait non potranno includere i costi per il perfezionamento dei medici: questi sono considerati prestazioni economicamente di interesse generale e devono pertanto essere finanziati dai Cantoni.

Da più parti è stato espresso il timore che gli ospedali e le cliniche avrebbero ridotto il loro impegno a favore della formazione e del perfezionamento a causa della pressione sui costi generata dall’auspicata concorrenza tra i nosocomi. Perciò la Confederazione e i Cantoni hanno incaricato la piattaforma PNS «Futuro della formazione medica» di analizzare la situazione e di elaborare proposte di soluzione concrete. La piattaforma, lanciata nel settembre del 2010, è composta da rappresentanti di 16 autorità e organizzazioni sanitarie impegnate nella formazione medica.


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