L'AFC valuta la soppressione delle tasse di bollo

Berna, 01.07.2011 - L'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) ha valutato la soppres-sione delle tasse di bollo e ha pubblicato uno studio in cui le differenti tasse di bollo sono state giudicate in funzione delle loro ripercussioni sull'attrattiva del-la piazza finanziaria e sull'efficienza. Al riguardo la tassa d'emissione è la meno interessante rispetto alla tassa di negoziazione e, se vi è la volontà politica, dovrebbe quindi essere soppressa per prima. Nello studio, la tassa sui premi di assicurazione è stata valutata in modo differenziato: la sua incondizionata soppressione è accolta favorevolmente solo nella misura in cui riguardi le imprese.

Lo studio indica il modo e i tempi entro cui le tasse di bollo potrebbero essere soppresse e il controfinanziamento delle relative perdite di entrate. Esso attua una misura della strategia dei mercati finanziari del Consiglio federale e abborda diversi atti parlamentari sul tema.

Lo studio mostra due varianti per la soppressione delle tasse di bollo. Le varianti si distinguono nella scadenza temporale. La prima variante prevede di abrogare in modo graduale le tasse di bollo entro il 2018. Dal 2017 l'abrogazione potrebbe essere controfinanziata con l'assoggettamento, coerente sotto il profilo della sistematica fiscale, all'imposta sul valore aggiunto (IVA) di tutte le commissioni per le prestazioni di servizi finanziari nonché con il proseguimento dell’aumento temporaneo dell'IVA, deciso a suo tempo a favore dell’AI. Inoltre sarebbero necessarie ulteriori misure sul fronte delle uscite in modo da poter soddisfare le esigenze del freno all’indebitamento.

Nella seconda variante le singole tasse di bollo verrebbero soppresse entro il 2015. Questa più rapida soppressione delle tasse di bollo presuppone una decisione politica sulla ristrutturazione della sistematica fiscale della Confederazione. Per il controfinanziamento sono state presentate, nell’ottica dell'efficienza, misure come l'aumento della tassa sul CO2 sui carburanti o un aumento dell'IVA. Sono state altrimenti tenute in considerazione anche l'introduzione di imposte federali sulle successioni, sulle donazioni e sulla sostanza nonché l'aumento dell'imposta federale diretta per le persone fisiche. In questo caso una compensazione tramite un controfinanziamento non è necessaria.

Secondo lo studio determinate tasse di bollo possono compensare parzialmente o del tutto una sottoimposizione in ambito di IVA o di imposta sul reddito. Si tratta in primo luogo di operazioni bancarie o assicurative esenti da imposta sul valore aggiunto (commercio di titoli, gestione patrimoniale, assicurazione cose e assicurazione contro i danni patrimoniali) nonché di contratti di assicurazione di capitali a premio unico suscettibili di riscatto esenti dall’imposta sul reddito. Nello studio questa funzione di compensazione delle tasse di bollo viene analizzata e tenuta in considerazione nella questione del controfinanziamento.

Attuazione della strategia dei mercati finanziari

L’elaborazione dello studio si riallaccia al rapporto «Indirizzi strategici della politica svizzera in materia di mercati finanziari» approvato il 16 dicembre 2009 dal Consiglio federale. Il rapporto proponeva, tra l’altro, di esaminare il finanziamento della soppressione graduale delle tasse di bollo su un periodo di tempo relativamente lungo. Anche diversi interventi parlamentari esigono la soppressione graduale delle tasse di bollo. Di conseguenza è stato deciso di istituire un gruppo di lavoro in seno al DFF, i cui risultati sono ora disponibili.

Le raccomandazioni del gruppo di lavoro intendono fornire un indirizzo e non rappresentano alcun pregiudizio per ulteriori decisioni del Consiglio federale. Esse sono in linea con le misure già avviate dal Governo come ad esempio la proposta di sopprimere la tassa d’emissione sul capitale di terzi nel quadro del progetto «too big to fail» e la soppressione della tassa d’emissione sul capitale proprio, che è oggetto d’esame di un'ulteriore riforma dell’imposizione delle imprese.

Le tasse di bollo

Le tasse di bollo federali sono tributi riscossi su determinate operazioni nell'ambito della circolazione giuridica. Tre sono i tipi di tasse di bollo:

  • la tassa d’emissione, che colpisce l’emissione di titoli di partecipazione svizzeri come, ad esempio, azioni, obbligazioni o titoli del mercato monetario,
  • la tassa di negoziazione sulla compravendita di titoli svizzeri ed esteri, e
  • la tassa sui premi di determinate assicurazioni.

Dal 2002 le entrate annue della Confederazione a titolo di tasse di bollo variano dai 2,6 ai 3 miliardi di franchi, di cui oltre la metà è fornita dalla tassa di negoziazione. Il resto è generato pressoché in egual misura dalle altre due tasse.

Nella valutazione della soppressione delle singole tasse di bollo vengono presi in considerazione, quali criteri, l’efficienza e l’attrattiva della piazza svizzera. Efficienza significa che le spese per l‘esecuzione dell’imposizione devono essere basse. Questo vale sia per le spese di riscossione, sopportate dalle autorità fiscali, sia per le spese di versamento, che devono essere sostenute dai contribuenti. Inoltre, i fattori fiscali devono pregiudicare il meno possibile gli incentivi a fornire prestazioni e distorcere il meno possibile le decisioni imprenditoriali

L’attrattiva della piazza svizzera è elevata se un ente territoriale è in grado di attirare fattori di produzione mobili come capitali finanziari o beni immateriali o di impedirne la fuga. Lo studio indica che, per le basi fiscali mobili interessate dalle tasse di bollo (ossia imprese e campi d’attività indipendenti dal luogo), l’attrattiva della piazza svizzera aumenterebbe con la soppressione della maggior parte delle tasse di bollo.


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Informazioni: Martin Daepp, economista, Amministrazione federale delle contribuzioni, tel. +41 31 322 73 88



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