Svizzera-UE: undicesimo incontro del Comitato misto per l'Accordo sulla libera circolazione delle persone

Berna-Wabern, 14.06.2011 - In data odierna le delegazioni della Svizzera e dell'Unione europea si sono incontrate a Bruxelles per l'undicesimo incontro del Comitato misto per l'Accordo sulla libera circolazione delle persone Svizzera-UE (ALC). All'ordine del giorno le esperienze maturate con l'attuazione dell'ALC, perlopiù soddisfacenti. È stata discussa anche la direttiva CE sulla libera circolazione dei cittadini UE. Per il momento la Svizzera non intende avviare negoziati in vista del recepimento della direttiva.

La direttiva CE (Direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri) riunisce in un unico atto normativo tutte le regolamentazioni esistenti in materia di libera circolazione delle persone. Tiene altresì conto della giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee (CdGCE) emanata prima della sua approvazione. La direttiva CE introduce diritti supplementari rispetto alla libera circolazione delle persone, segnatamente nel settore dell'assistenza sociale e del ricongiungimento familiare. La Svizzera considera sufficienti i regolamenti vigenti e non intende avviare negoziati in vista del recepimento della direttiva. È quanto comunicato dalla delegazione svizzera all'UE nella cornice del Comitato misto riunitosi in data odierna a Bruxelles.

Vantaggi e problemi
La delegazione svizzera stende un bilancio complessivamente positivo del funzionamento generale dell'ALC. La libera circolazione comporta numerosi vantaggi per l'economia elvetica e per la piazza economica Svizzera. Tuttavia la delegazione ha significato alla Commissione che l'accettazione nei confronti dell'immigrazione è diminuita e che sono già state annunciate due iniziative popolari sul tema. Se nel 2010 l'immigrazione dallo spazio UE verso la Svizzera è leggermente diminuita rispetto all'anno precedente, il saldo migratorio è rimasto relativamente stabile, situandosi a +41'800 persone.

All'undicesimo incontro del Comitato misto per l'ALC sono stati tematizzati anche l'attuazione delle misure accompagnatorie in Svizzera e gli adeguamenti degli allegati II (Assicurazioni sociali) e III (Riconoscimento dei diplomi). Le misure accompagnatorie sono entrate in vigore il 1° giugno 2004 per evitare che l'ALC eserciti una pressione sui salari e sulle condizioni lavorative in Svizzera. La delegazione svizzera ha sottolineato l'importanza di queste misure per il buon funzionamento dell'ALC, rilevando peraltro che sono del tutto in linea con l'accordo stesso.

Come confermato dal recente incontro del Gruppo di lavoro trinazionale Germania-Austria-Svizzera, grazie a un dialogo attivo tra la Svizzera e i suoi partner europei è stato possibile ovviare a determinati problemi per quanto concerne l'attuazione delle misure accompagnatorie. Questo nonostante le differenze a livello giuridico esistenti tra la Svizzera e l'UE per quanto riguarda la conformità con l'ALC di talune misure accompagnatorie. Si pensi per esempio all'attuazione dell'obbligo di prestare cauzione nel quadro dei contratti collettivi di lavoro dichiarati di obbligatorietà generale di taluni rami accessori dell'edilizia. In tale contesto occorre infatti sviluppare una pertinente prassi d'esecuzione.

Il Comitato misto è stato presieduto dal capo della delegazione dell'UE, Gianluca Grippa, rappresentante del Servizio diplomatico europeo. La delegazione svizzera è stata presieduta da Mario Gattiker, direttore supplente dell'UFM.

Al Comitato misto, che si riunisce almeno una volta all'anno, competono la gestione e l'applicazione conforme dell'ALC.


Indirizzo cui rivolgere domande

Mario Gattiker, Direttore supplente, Ufficio federale della migrazione, T +41 31 325 98 80
Daniel Klingele, Missione della Svizzera presso l'UE a Bruxelles, T +32 2 286 13 29


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Segreteria di Stato della migrazione
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