Controllo della velocità media su tratti stradali: avviata la fase operativa sull’autostrada A9

Berna, 27.05.2011 - Lunedì prossimo, il 30 maggio, sull’autostrada A9, tra Aigle e Bex in direzione del Vallese, entrerà in funzione il nuovo sistema di controllo della velocità media su tratti stradali (tutor). Durante le prime quattro settimane non saranno inflitte multe. Le esperienze fatte all’estero con dispositivi di questo genere sono risultate estremamente positive: nei Paesi interessati, infatti, gli incidenti e le violazioni delle norme stradali hanno segnato un netto calo.

Diversamente dai radar tradizionali, i tutor non misurano la velocità in un determinato punto, ma ne calcolano la media su una data distanza contribuendo così a migliorare  sia la fluidità del traffico che la sicurezza stradale. Inoltre, tali dispositivi sono in grado di distinguere le varie categorie di veicoli (automobili, autobus, autocarri, veicoli con rimorchio) e di stabilire, a seconda del caso, la rispettiva velocità massima ammessa.

I test sul tratto di otto chilometri tra Aigle e Bex saranno effettuati tramite un dispositivo portatile, appena ammesso dall’Ufficio federale di metrologia (METAS). Il tutor fisso previsto sarà verosimilmente installato nel corso del 2012.

Nella fase iniziale di test si tratterà di controllare se i dispositivi funzionano correttamente e verificare l’elaborazione dei dati da parte della polizia senza però multare i contravventori. Le infrazioni verranno perseguite e multate dalle forze dell’ordine solo in un secondo momento che sarà puntualmente annunciato dall’USTRA.

La fase operativa sarà oggetto di una valutazione scientifica i cui risultati saranno pubblicati presumibilmente nel corso dell’autunno 2011.  

All’estero meno incidenti e decessi grazie ai tutor
L’USTRA testa il sistema di controllo della velocità media su tratti stradali – meglio conosciuto con il nome di tutor – sulla A2 nella galleria di Arisdorf tramite un’installazione fissa nonché sulla A9 nel Cantone di Vaud, per ora, tramite un dispositivo portatile. Le esperienze positive fatte, ad esempio, in Italia, Austria e Olanda, hanno spinto l’USTRA a verificare se questo sistema si addice anche alla realtà svizzera. All’estero, il nuovo dispositivo ha consentito quasi di dimezzare il numero di incidenti con decessi e feriti gravi e, in molti casi, di migliorare la fluidità del traffico, anche grazie alla scomparsa delle frenate improvvise prima dei radar fissi. Parallelamente sono diminuite le violazioni ai limiti di velocità rilevate.


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