Modificata l’ordinanza concernente l’eliminazione dei sottoprodotti animali

Berna, 25.05.2011 - Oggi il Consiglio federale ha adottato la revisione totale dell’ordinanza concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale. La revisione mira a conservare l’equivalenza tra la normativa svizzera e quella UE. Sebbene la struttura dell’ordinanza sia stata completamente rielaborata, la maggior parte delle disposizioni resta invariata. Le principali modifiche riguardano l’estensione del campo d’applicazione e il divieto della broda per maiali. Al contempo, sono state adottate alcune modifiche dell’ordinanza sulle epizoozie al fine di tener meglio conto dell’attuale situazione epizootica e dei nuovi rischi.

Il campo di applicazione dell'ordinanza concernente l'eliminazione dei sottoprodotti di origine animale è stato esteso ai sottoprodotti a base di latte, uova e dell'apicoltura. Una conseguenza della nuova regolamentazione riguarda il latte crudo contenente antibiotici in seguito a trattamento contro la mastite: in futuro questo latte potrà essere utilizzato soltanto per l'alimentazione degli animali dell'azienda di origine o mischiato nel colaticcio oppure sarà destinato allo smaltimento.

Il foraggiamento di resti di cucina e di ristorazione ai suini, la cosiddetta broda per maiali, è vietato nell'UE dal 2006. Al fine di preservare gli Accordi bilaterali e di non limitare le possibilità di esportazione del nostro Paese, anche la Svizzera ha dovuto uniformarsi al divieto, tuttavia ha potuto negoziare un lungo periodo transitorio che scadrà il 30 giugno 2011. Il divieto è ora sancito nella nuova ordinanza.

Continua a essere vietato l'utilizzo delle farine animali nell'alimentazione degli animali da reddito. La situazione della BSE è nettamente migliorata in Europa. L'UE attualmente sta valutando una soluzione che consenta di riutilizzare le proteine animali nell'alimentazione dei suini e del pollame. Tuttavia, le premesse per un riutilizzo limitato di tali proteine non sono ancora soddisfatte, motivo per cui il divieto è ancora in vigore.

Il Consiglio federale ha inoltre adeguato l'ordinanza sulle epizoozie all'attuale situazione epizootica e alle nuove conoscenze scientifiche. L'ordinanza comprende nuove disposizioni sulla febbre del Nilo occidentale, una malattia che potrebbe comparire in qualsiasi momento in Svizzera. Anche la comparsa in Svizzera di focolai di peste equina africana avrebbe conseguenze drammatiche per il nostro Paese. Le misure di lotta contro tale malattia, così come quelle contro la cosiddetta laringotracheite infettiva dei polli (LTI), sono state adattate di conseguenza.


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