Protezione dalla discriminazione: necessità d’intervento in Svizzera

Berna, 05.04.2011 - Nella terza valutazione dell’Indice delle politiche per l’integrazione degli immigrati («Migrant Integration Policy Index», MIPEX III) la Svizzera occupa la penultima posi-zione, relativamente all’area politica dell’antidiscriminazione, nella classifica dei 31 Paesi analizzati. La Commissione federale contro il razzismo CFR propone soluzioni per colmare le lacune del diritto svizzero in quest’ambito.

L’Indice delle politiche per l’integrazione degli immigrati (MIPEX; www.mipex.eu) è uno strumento per valutare e mettere a confronto, in tutti i Paesi dell’Unione europea, in Canada, negli Stati Uniti, in Norvegia e in Svizzera, il corpus normativo specifico all’integrazione. Dai dati rilevati nel 2010 emerge che la Svizzera si colloca, sul piano globale, in 23esima posizione e relativamente all’area politica dell’antidiscriminazione in penultima posizione; per quanto attiene alla partecipazione politica, invece, si situa fra i primi dieci dei 31 Paesi analizzati.

In effetti la Svizzera non dispone di una legislazione completa contro la discriminazione, i meccanismi per l’applicazione delle norme sono poco incisivi e i servizi deputati alle pari opportunità non hanno competenze sufficienti. Anche se dipendono dal metodo utilizzato, i risultati ottenuti dal nostro Paese devono comunque far riflettere sulla legislazione svizzera in materia di lotta alla discriminazione.

L’anno scorso, nel quadro di un esame approfondito del diritto vigente, la CFR ha constatato che la Svizzera non dispone di un arsenale giuridico completo e sistematico per lottare contro la discriminazione razziale. Sulla scorta di questa conclusione, ha elaborato dieci raccomandazioni per colmare le lacune riscontrate. Per combattere la discriminazione razziale, la CFR consiglia al legislatore di integrare espliciti divieti di discriminazione razziale nel diritto privato e prudenziale. Per promuovere l’applicazione effettiva di questi divieti, occorre potenziare e sviluppare le offerte di assistenza e consulenza e i servizi di mediazione.

(Parere della CFR: http://www.ekr.admin.ch/shop/00007/00073/index.html?lang=it)

La Svizzera necessita di una politica d’integrazione attiva, che tematizzi anche le discriminazioni e stimoli la riflessione su di esse in tutti gli ambiti della vita. Promuovere le pari opportunità e combattere efficacemente la discriminazione razziale sono presupposti indispensabili a un’integrazione riuscita.


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Kathrin Buchmann, lic. iur., LL.M., direttrice supplente della CFR
Tel. 031 323 36 58
kathrin.buchmann@gs-edi.admin.ch


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