Reati borsistici e abusi di mercato: il Consiglio federale è favorevole a una vigilanza generale sui mercati

Berna, 17.12.2010 - Per una migliore protezione della piazza finanziaria Svizzera, in futuro qualsiasi manipolazione di mercato dovrebbe essere vietata anche ai partecipanti al mercato che non sono assoggettati alla vigilanza della FINMA. Questo è quanto ha deciso il Consiglio federale in data odierna alla luce della prevista revisione della legge sulle borse.

L’8 settembre 2010 il Governo ha preso conoscenza dei risultati della procedura di consultazione concernente la modifica della legge sulle borse e ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di elaborare entro la primavera del 2011 il pertinente messaggio. Nel contempo il Consiglio federale ha annunciato di voler adottare decisioni di fondo entro la fine del 2010, tra l’altro sull’estensione della vigilanza sui mercati e sull’ammontare delle multe.

Secondo il Consiglio federale la protezione della piazza finanziaria Svizzera e dei depositanti esige l’introduzione di una vigilanza generale sui mercati finanziari. In tal modo tutti i comportamenti di manipolazione del mercato – e non solo quelli particolarmente dannosi – vengono vietati a tutti i partecipanti al mercato. Ciò significa che in futuro anche soggetti non sottoposti a vigilanza, come gli hedge fund o gli investitori privati, saranno sottoposti a una vigilanza parziale da parte dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA).

Rispetto alla proposta iniziale posta in consultazione, il Governo ha inoltre aumentato l’importo massimo della multa per una violazione intenzionale dell’obbligo di dichiarazione delle partecipazioni. Di regola, in occasione di una violazione intenzionale dell’obbligo di dichiarazione sono in gioco importi milionari. Ad avviso del Consiglio federale è quindi opportuno sanzionare questa fattispecie penale con una multa massima di 10 milioni di franchi. Nell’avamprogetto il Consiglio federale aveva fissato la multa massima, secondo la proposta della commissione di esperti, a 500 000 franchi. Tuttavia, questo importo non tiene sufficientemente conto del grado di illiceità di una violazione intenzionale dell’obbligo di dichiarazione. Per questo motivo l’importo massimo della multa viene ora aumentato. Come sinora, chi agisce per negligenza è punito con una multa massima di 1 milione di franchi.

Inoltre, il Consiglio federale ha deciso di trasferire dal giudice civile alla FINMA la competenza di sospendere l'esercizio del diritto di voto nelle procedure in materia di diritto di vigilanza a seguito di violazione dell’obbligo di dichiarazione.


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Daniel Saameli, portavoce DFF, tel. 031 324 14 07


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