Revisione totale della legge sulle epidemie: licenziato il messaggio

Berna, 03.12.2010 - Il Consiglio federale ha adottato il disegno della nuova legge federale sulle epidemie e licenziato il relativo messaggio. La revisione della normativa si era resa necessaria per meglio rispondere all'insorgenza di epidemie e per coordinare più efficacemente le responsabilità tra Confederazione e Cantoni. Il disegno di legge colma le lacune giuridiche riscontrate in particolare durante la pandemia d'influenza (H1N1) 2009 e dovrebbe entrare in vigore nel 2013. La nuova legge soddisfa anche i criteri sanciti nel Regolamento sanitario internazionale, al quale la Svizzera ha aderito.

La legge federale del 18 dicembre 1970 sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell'uomo (legge sulle epidemie, LEp), in vigore dal 1974, non corrisponde più alla realtà e alle esigenze attuali. Negli ultimi decenni, tuttavia, le strategie per la lotta contro le malattie trasmissibili, come anche le condizioni di vita, e in particolare l'aumento della mobilità delle persone e delle merci, hanno conosciuto una considerevole evoluzione. Le recenti epidemie, come la malattia polmonare SARS del 2003 e l'influenza pandemica (H1N1) del 2009, hanno evidenziato i punti deboli e le lacune del disciplinamento attuale. In particolare, le basi legali attualmente in vigore non sono più sufficienti per valutare, prevenire e limitare tempestivamente il rischio di comparsa e di diffusione delle malattie trasmissibili. Esse non consentono neppure di adottare i necessari provvedimenti e di affrontare immediatamente ed efficacemente i rischi per la salute che derivano da tali malattie.

Grazie a questa revisione si assisterà a un miglioramento in termini di efficienza ed efficacia dell'identificazione, della sorveglianza medica e della prevenzione delle malattie trasmissibili, fonti di gravi conseguenze per la salute della popolazione, nonché delle strategie per combatterle. Secondo quanto previsto dal disegno di legge, la Confederazione assumerà un ruolo guida nella definizione di linee direttrici e obiettivi strategici. In sintonia con tali strategie potranno essere elaborati programmi nazionali, come ad esempio quello relativo alla vaccinazione, sotto l'egida dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Inoltre, la ripartizione dei compiti tra Confederazione, Cantoni e terzi sarà definita in modo più netto. In tale contesto sarà creato un organo di coordinamento permamente e, in situazioni particolari o eccezionali, verrà istituito un organo d'intervento. Verranno altresì previste misure di protezione per la salute (quarantene, divieti totali o parziali di tenere manifestazioni pubbliche, ecc.) e la collaborazione con l'estero sarà adeguata meglio al Regolamento sanitario internazionale.


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