Firmato l’accordo per uno spazio aereo comune nell’Europa centrale

Berna, 02.12.2010 - La Svizzera diventa parte di uno spazio aereo gestito congiuntamente nell’Europa centrale. Alti rappresentanti della società civile e militare di Belgio, Germania, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svizzera hanno firmato oggi a Bruxelles un accordo per l’istituzione del cosiddetto Functional Airspace Block Europe Central (FABEC). La Svizzera era rappresentata da Peter Müller, direttore dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) e da Markus Gygax, comandante di corpo e comandante delle Forze aeree.

Con il progetto "Cielo unico europeo" (Single European Sky, SES), l'UE ha lanciato un progetto destinato a modificare profondamente il traffico aereo nell'Europa di domani. Anziché riferirsi principalmente ai confini di Stato, come avviene oggi, in futuro la sicurezza aerea sarà organizzata secondo le esigenze dettate dai flussi di traffico. Nel quadro del progetto SES, sotto il nome di FABEC è sorta l'idea di istituire uno spazio aereo cogestito nell'Europa centrale. La Svizzera partecipa al progetto dal 2006.

Con l'odierna firma dell'accordo, i sei Stati succitati hanno gettato le basi del futuro FABEC, definendo le condizioni quadro per l'istituzione di servizi di sicurezza aerea più efficienti, economici, ecologici e sicuri rispetto ad oggi. FABEC copre i territori europei caratterizzati dai più intensi flussi di traffico e che costituiscono gli snodi più complessi sotto il profilo aeronautico. Più della metà dei voli effettuati in Europa attraversano infatti FABEC. L'accordo concluso oggi deve essere ratificato dagli Stati contraenti. In Svizzera ciò rientra nelle competenze del Consiglio federale.

Attraverso questo accordo, gli Stati si impegnano ad applicare regole unitarie per la configurazione dello spazio aereo, l'armonizzazione dei requisiti e delle procedure di sicurezza aerea, la cooperazione tra l'aviazione civile e militare nonché le tasse e la sorveglianza sulla sicurezza aerea. Per poter disciplinare tutti questi aspetti è prevista l'istituzione di un Consiglio FABEC, nel quale siederanno un rappresentante civile e militare di ogni Paese. Nella prima fase di attuazione di FABEC, per i servizi di sicurezza aerea interessati verranno definiti requisiti di prestazione concreti, da soddisfare negli anni 2012 - 2014 negli ambiti sicurezza, finanze, impatto sull'ambiente, capacità di traffico e operazioni militari.

In vista della futura struttura organizzativa dei servizi di sicurezza aerea, lo scorso mese di luglio i sei Stati firmatari avevano avviato approfonditi accertamenti. Dai primi risultati è emerso che, per raggiungere gli obiettivi fissati nel quadro del progetto FABEC, è necessario creare un quadro istituzionale chiaro e un'organizzazione mantello per i servizi di sicurezza aerea. Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori accertamenti in particolare riguardo a questioni giuridiche, all'integrazione delle unità militari e alla definizione delle competenze e dei compiti in seno alle istituzioni di FABEC. Questi lavori dovranno essere accompagnati da un costruttivo dialogo tra i partner sociali. Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore nell'estate del 2011.

FABEC dà alla Svizzera la possibilità di svolgere anche in futuro un ruolo importante e attivo nel quadro della sicurezza aerea europea. La partecipazione di Skyguide a uno spazio aereo funzionale nei cieli della Svizzera e degli Stati confinanti è del resto uno degli obiettivi fissati da Consiglio federale nel suo rapporto del 2004 sulla politica aeronautica.

Da uno studio di fattibilità condotto nel 2008 è risultato che, grazie a FABEC, fino al 2018 sarà possibile gestire senza problemi l'aumento del traffico aereo nell'Europa centrale, stimato al 50 per cento. Nel contempo, si può partire dal presupposto che i ritardi non aumenteranno e che le emissioni dovute al traffico aereo diminuiranno in ragione della definizione di rotte aeree più dirette e, di conseguenza, più brevi.

Nel frattempo, i servizi di sicurezza aerea coinvolti nel progetto FABEC hanno avviato la fase di ottimizzazione, con la realizzazione di 26 progetti intesi ad aumentare l'efficienza del traffico aereo. Ne è un esempio l'introduzione della cosiddetta rete dei voli notturni. In un anno, i servizi di sicurezza aerea hanno definito rotte aeree nuove e più dirette per i voli effettuati di notte, cosa che permette alle compagnie aeree di ridurre di circa 1,5 milioni di unità il numero di chilometri aerei percorsi ogni anno. A seguito di ciò, diminuiscono anche il consumo di cherosene (- 4 800 tonnellate l'anno)  e le emissioni di biossido di carbonio         (- 16 000 tonnellate l'anno). 19 delle complessive115 rotte aeree più dirette attraversano lo spazio aereo controllato da Skyguide.



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Ufficio federale dell'aviazione civile
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