Messaggio concernente Via sicura adottato dal Consiglio federale

Berna, 20.10.2010 - Nell’intento di ridurre in modo significativo il numero di morti e feriti sulle strade svizzere, il Consiglio federale ha sottoposto al Parlamento, per approvazione, il programma d’intervento Via sicura volto ad aumentare la sicurezza stradale. Le misure previste mirano in primo luogo a una migliore applicazione delle prescrizioni vigenti e all’eliminazione dei tratti più a rischio d’incidente. Attraverso queste misure si intende anche potenziare la prevenzione nel campo stradale.

Negli ultimi dieci anni sono stati fatti passi da gigante nell’ambito della sicurezza stradale. Tuttavia, nonostante sia stato possibile ridurre di oltre il 40 per cento il numero dei morti, nel 2009, sulle strade svizzere, hanno perso la vita 349 persone, mentre 4708 sono rimaste ferite gravemente.

Oltre ad essere fonte di molte sofferenze umane, questi incidenti causano costi elevati alla sanità e all’economia pubbliche. Per questo motivo, il Consiglio federale intende migliorare ulteriormente la sicurezza sulle nostre strade adottando il pacchetto di misure di Via sicura che mira a ridurre di circa un quarto il numero delle vittime.

Lo scorso mese di febbraio l’Esecutivo ha preso atto dei risultati della consultazione su Via sicura e stabilito quali misure avrebbero dovuto essere portate avanti. L’approvazione odierna del messaggio segna l’avvio della procedura parlamentare.

Conducenti sempre irreprensibili, strade e veicoli sicuri

Le misure di Via sicura consentiranno anzitutto di migliorare l’applicazione delle prescrizioni vigenti e di eliminare i tratti stradali più a rischio d’ incidente. Inoltre permetteranno di potenziare la prevenzione in campo stradale.
L’obiettivo del programma d’intervento della Confederazione è chiaro e si riassume così: sulle strade – sicure a livello infrastrutturale e a prova di errore umano («forgiving roads») – dovranno circolare unicamente conducenti ben formati, in grado e in condizione di guidare; i veicoli che utilizzeranno dovranno essere affidabili.

Qui di seguito sono elencate le principali misure proposte nel messaggio.

  • Misure preventive: ad es. divieto di guida sotto l’effetto dell’alcol per determinati gruppi di conducenti, obbligo generale di circolare con i fari accesi nelle ore diurne, età minima fissata a sette anni per poter circolare in bicicletta, obbligo di portare il casco per i ciclisti fino a 14 anni.
  • Misure per migliorare l’applicazione delle norme esistenti: ad es. misure per garantire la qualità degli esami di verifica dell’idoneità alla guida, introduzione dell’attribuzione di valore probatorio al risultato dell'analisi dell’alito, divieto di segnalare i controlli del traffico (sia gli avvisi contro pagamento che quelli diffusi pubblicamente), limitazione della validità delle licenze di condurre, responsabilità civile del detentore del veicolo in caso di multe disciplinari.
  • Misure repressive in presenza di reati gravi come quelli commessi dai pirati della strada: confisca e realizzazione del veicolo, obbligo di un accertamento sull’idoneità alla guida in caso di dubbi in tal senso, installazione di apparecchi per la registrazione di dati e di etilometri blocca-motore.
  • Misure infrastrutturali: ad es. risanamento di tratti pericolosi e a rischio d’incidente, verifica dei progetti di costruzione per stabilirne le carenze a livello di sicurezza («road safety audit»).
  • Misure volte a ottimizzare la statistica degli incidenti: corretta riproduzione visiva degli incidenti sulla carta geografica per individuare i tratti pericolosi e a rischio, ottimizzazione dell’analisi dei dati.


Ulteriore misura proposta (non facente parte del programma Via sicura)
Dando seguito a una richiesta avanzata da più parti a livello cantonale e in seno al Parlamento, il Consiglio federale ha proposto di vietare in Svizzera la circolazione dei cosiddetti autotreni o «gigaliner», ovvero di quei veicoli la cui lunghezza può raggiungere 25,25 metri e il cui peso può arrivare fino a 60 tonnellate. Per ragioni di sicurezza, l’Esecutivo ha chiesto al Parlamento di ancorare questo divieto nella legge.   


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Servizio stampa dell'Ufficio federale delle strade, tel. 031 324 14 91



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