Nuova legge sulla formazione professionale: un bilancio dopo sei anni

Berna, 24.09.2010 - La nuova legge sulla formazione professionale (LFPr) si è rivelata un importante elemento di modernizzazione della formazione professionale in Svizzera. La conferma viene dal rapporto «Nuova legge sulla formazione professionale: un bilancio dopo sei anni» che il Consiglio federale ha approvato in risposta al postulato «Sostegno alla formazione duale» (08.3778) del consigliere nazionale Laurent Favre. I settori sanitario, sociale e artistico sono stati integrati nel sistema della formazione professionale, mentre il nuovo modello di finanziamento vincolato alle prestazioni rende la politica della formazione professionale più trasparente.

La nuova legge sulla formazione professionale (LFPr) ha lo scopo di rafforzare la formazione professionale svizzera con la sua tipica organizzazione duale che unisce la preparazione scolastica con la pratica. Il presente rapporto indica le misure e gli strumenti di cui si avvalgono la Confederazione, i Cantoni e le organizzazioni del mondo del lavoro ai quattro livelli di gestione del sistema, offerte formative, innovazione e finanziamento per raggiungere tale obiettivo. È importante mantenere l'orientamento verso qualifiche che hanno un riscontro sul mercato del lavoro e nelle possibilità di formazione in azienda. I problemi nel passaggio al mondo professionale e gli squilibri sul mercato dei posti di tirocinio causati dallo sviluppo demografico o congiunturale devono essere corretti non attraverso interventi sul sistema, quanto piuttosto mediante singoli provvedimenti specifici e ben calibrati.

Il rapporto indica i punti sui quali si dovrà intervenire nei prossimi anni nell'ambito della formazione professionale di base, soprattutto per garantire la formazione delle nuove leve e l'integrazione dei giovani e dei giovani adulti nella sfera professionale e nel mondo del lavoro, con l'obiettivo di raggiungere la soglia del 95 per cento di persone in possesso di un titolo del livello secondario II. Al livello terziario bisogna fare chiarezza riguardo al posizionamento della formazione professionale superiore (esami di professione, esami professionali superiori e cicli di formazione delle scuole specializzate superiori). Di fronte alla crescente internazionalizzazione dell'economia e dei titoli in ambito universitario, è necessario intensificare gli sforzi per giungere al riconoscimento internazionale della formazione professionale duale (nel quadro del cosiddetto «processo di Copenhagen»). Gli strumenti d'innovazione istituiti con la nuova legge sulla formazione professionale (rafforzamento della ricerca sulla formazione professionale e sostegno ai progetti per lo sviluppo della formazione professionale) saranno valutati e rafforzati.


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Ursula Renold, direttrice Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia,
tel. 031 323 76 12, ursula.renold@bbt.admin.ch



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