Designate le aree d’atterraggio in montagna nella regione di Zermatt

Berna, 17.09.2010 - Il Consiglio federale ha deciso in merito alle aree d’atterraggio in montagna della regione di Zermatt (Vallese sud-orientale), designando le cinque aree di Aeschhorn, Alphubel, Monte-Rosa, Theodulgletscher e Trift, in modo definitivo, e quella di Unterrothorn, in modo provvisorio. La decisione definitiva su quest’ultima area sarà presa nell’ambito del riesame delle aree d’atterraggio della regione Aletsch-Susten.

La decisione del Consiglio federale ha confermato le quattro aree d'atterraggio in montagna già esistenti nella regione di Zermatt e ne ha designato una nuova nella zona di Trift. Con l'approvazione delle cinque schede di coordinamento, il Consiglio federale ha ufficialmente concluso il riesame di queste aree d'atterraggio in montagna. L'area già esistente di Unterrothorn è stata però designata solo in modo provvisorio. La decisione definitiva dipenderà dal risultato del riesame delle aree d'atterraggio della regione di Aletsch-Susten. Nel caso venisse raggiunto un consenso per la riduzione del numero delle aree di questa regione, il Consiglio federale è pronto a confermare la designazione dell'area di Unterrothorn. Altrimenti, quest'ultima sarà soppressa come compensazione per la nuova area di Trift.

Le schede di coordinamento approvate dal Consiglio federale, oltre a informazioni sull'ubicazione e la funzione delle sei aree d'atterraggio, contengono anche prescrizioni per il loro impiego da parte di elicotteri e aeroplani. Ad eccezione delle aree di Theodulgletscher e Unterrothorn, tutte le altre sono soggette a limitazioni stagionali: in futuro, nei mesi estivi da luglio a settembre vi saranno infatti proibiti tutti i decolli e gli atterraggi. Finora sulle aree d'atterraggio in montagna non vigeva alcuna restrizione di questo tipo. La nuova area di Trift potrà essere utilizzata per i voli nell'ambito dell'elisci solo tra dicembre e aprile. Per ogni area, inoltre, sono stabilite delle traiettorie di avvicinamento e di decollo al fine di proteggere il più possibile le zone sensibili.

Le suddette misure e restrizioni permettono di appianare completamente i conflitti tra l'utilizzazione a fini aeronautici delle aree d'atterraggio in montagna e gli interessi della protezione della natura e dell'ambiente. Esse costituiscono anche un compromesso tra gli interessi del settore aeronautico e turistico e quelli delle organizzazioni ambientaliste.

Nel 2007, il Consiglio federale aveva regolamentato il riesame delle aree d'atterraggio in montagna in Svizzera. In quell'occasione, il Collegio esecutivo aveva anche ribadito che i voli di elicotteri per il trasporto, su aree d'atterraggio in montagna, di persone che praticano lo sci fuori pista avrebbero dovuto continuare ad essere sostanzialmente permessi, a condizione che il Cantone d'ubicazione o la regione interessata adducesse la prova della necessità dell'elisci nell'ambito di una strategia turistica. Una tale strategia è già disponibile per la regione del Vallese sud-orientale.

Le aree d'atterraggio in montagna sono situate a un'altitudine di oltre 1100 metri. La loro ubicazione è stabilita in modo preciso, ma esse non dispongono di alcuna infrastruttura aeronautica. Sono impiegate a fini di istruzione, di allenamento, nell'ambito di attività sportive, ma anche per il trasporto di persone a scopi turistici. Il riesame di queste aree viene effettuato su base regionale e viene svolto, oltre che dai servizi federali, anche dai Cantoni e dai Comuni d'ubicazione, nonché dai rappresentanti dell'aviazione e delle organizzazioni turistiche e ambientaliste. La regione del Vallese sud-orientale è la prima in cui è stato concluso il riesame delle aree d'atterraggio in montagna. Entro l'inizio del prossimo anno, l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC), competente in materia, presenterà una proposta concernente le aree d'atterraggio nella regione di Aletsch-Susten.



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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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