Navigazione sul Reno: potenziale di crescita nel traffico d'importazione e d'esportazione

Berna, 09.09.2010 - La navigazione svizzera sul Reno presenta ancora margini di crescita nel traffico d'importazione e d'esportazione. Al trasferimento del traffico merci transalpino dalla strada alla rotaia può invece contribuire solo in misura ridotta. È quanto risulta da un apposito studio commissionato dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT) e dai Porti Renani Svizzeri.

La navigazione sul Reno svolge un ruolo importante nel traffico svizzero d'importazione e d'esportazione: il 14% dei beni importati dal nostro Paese e il 5% di quelli esportati viaggiano sul Reno. Nel traffico con i Paesi compresi nel bacino del Reno (ossia le regioni situate a nord di Basilea lungo il corridoio renano) la quota raggiunge addirittura il 42.

Negli ultimi anni la navigazione sul Reno ha perso terreno nei confronti della strada e della ferrovia. Nei settori dove può far valere i suoi punti di forza, però, continua a registrare ottimi risultati, tanto che nel suo segmento di mercato principale, il trasporto di merci alla rinfusa sulle lunghe distanze, raggiunge quote oltremodo elevate e difficilmente incrementabili.

Lo studio commissionato rileva per la navigazione sul Reno margini di crescita nel traffico svizzero d'importazione e d'esportazione a mezzo contenitori tra la Svizzera e i porti del Mare del Nord e nel traffico d'importazione e d'esportazione tra la Svizzera e le aree industriali lungo il Reno. Il potenziale è valutato a 1,5 milioni di tonnellate l'anno, pari al 20% dell'attuale volume dei trasporti esclusivamente fluviali da e per Basilea. La navigazione sul Reno può trarre profitto in particolare dagli sforzi compiuti dai porti di Anversa e Rotterdam per aumentare il volume dei trasporti fluviali (e ferroviari).

Sempre secondo lo studio, la navigazione sul Reno non è in grado di fornire un contributo significativo al trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia quale anello della catena dei trasporti combinati transalpini diretti in Italia. Nel traffico di transito la navigazione utilizza già al meglio le proprie possibilità: in proposito non si rilevano margini di miglioramento.

Dallo studio risulta inoltre che i sussidi concessi ai trasporti d'importazione e d'esportazione in virtù della legge sul trasferimento del traffico sono poco noti tra gli operatori del settore della navigazione, che di conseguenza non ne fanno ricorso. Questa circostanza può essere considerata una penalizzazione per la navigazione sul Reno, benché secondo la prassi vigente anche agli operatori del trasporto per vie navigabili può essere riconosciuto il diritto alle indennità destinate al trasporto combinato. Come già avvenuto in passato, l'anno prossimo l'UFT ridurrà ulteriormente i sussidi per il trasporto transalpino combinato su strada e rotaia nel traffico d'importazione e d'esportazione. L'UFT effettuerà inoltre accertamenti supplementari circa la possibilità di rinunciare del tutto all'indennizzo del trasporto combinato non accompagnato (TCNA) nel traffico d'importazione e d'esportazione marittimo.

Per poter utilizzare al meglio il suo potenziale nel traffico d'importazione e d'esportazione, la navigazione sul Reno è chiamata a compiere sforzi supplementari intesi a rendere la catena dei trasporti ancora più conforme alle esigenze della clientela.


Indirizzo cui rivolgere domande

• Ufficio federale dei trasporti, Servizio stampa, tel. 031 322 36 43
• Porti Renani Svizzeri, Hans-Peter Hadorn, Direttore, tel. 061 639 95 77



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