Riforma delle ferrovie 2: interoperabilità e bandi nel traffico viaggiatori a breve in Parlamento – nuovo progetto per l'assegnazione dei tracciati

Berna, 11.06.2010 - Il Consiglio federale intende introdurre regole chiare per il mercato dei trasporti pubblici regionali e conformare la rete ferroviaria svizzera alla normativa tecnica unificata a livello europeo. Questi provvedimenti, previsti dalla seconda fase della riforma delle ferrovie 2, saranno sottoposti prossimamente all'esame del Parlamento. È quanto ha deciso il Consiglio federale sulla base dell'esito della consultazione. Per quanto concerne l'accesso senza discriminazioni alla rete e in particolare l'organismo cui affidare l'assegnazione dei tracciati, si intende invece analizzare in modo approfondito vari modelli, per poi elaborare un apposito messaggio.


Il secondo pacchetto della riforma delle ferrovie 2 (cfr. riquadro) è stato posto in consultazione nell'autunno scorso. Venerdì il Consiglio federale ha preso atto dei risultati e approvato il rapporto sull'esito della consultazione (cfr. link). Non hanno sollevato obiezioni le tematiche inerenti all'interoperabilità con la rete ferroviaria europea, ai bandi nel traffico viaggiatori regionale pubblico (solo autobus) e al finanziamento dei servizi di difesa (partecipazione delle ferrovie ai costi fissi derivanti ai Cantoni dal mantenimento dei corpi dei vigili del fuoco e dei servizi di salvataggio impiegati in ambito ferroviario) .

Il Consiglio federale intende riunire gli argomenti incontestati in un messaggio da presentare alle Camere entro l'autunno. L'adozione del messaggio consentirà di recepire le direttive dell'Unione europea (UE) sull'interoperabilità, che uniformando il sistema ferroviario sul piano tecnico permettono ai treni di circolare in modo ininterrotto e sicuro attraverso l'intero continente e quindi alle ferrovie di aumentare la propria competitività nei confronti dei trasporti su strada e della navigazione aerea. Con la partecipazione delle imprese ferroviarie ai costi di mantenimento dei servizi di difesa si porrà inoltre fine all'annosa situazione di iniquità circa il finanziamento di tali servizi.

Assegnazione dei tracciati: due modelli allo studio del DATEC

Anche dopo la consultazione resta invece da chiarire la forma organizzativa da dare all'istituto di assegnazione dei tracciati (organismo incaricato di attribuire i diritti di utilizzo della rete ferroviaria in determinati orari). Il DATEC esaminerà vari modelli alla luce degli sviluppi in seno all'UE, elaborando in seguito un apposito messaggio in cui ne saranno presentati i punti di forza e gli inconvenienti.

Il Consiglio federale conferma l'obiettivo di voler recepire i cosiddetti pacchetti ferroviari dell'UE, che prescrivono l'istituzione di un organismo indipendente per l'assegnazione senza discriminazioni dei tracciati. In proposito va detto che le relative direttive e i regolamenti dell'UE sono in corso di rielaborazione. Nel messaggio del Consiglio federale si terrà conto dell'esito di questa rielaborazione.

La riforma delle ferrovie è un processo continuo. Il sistema ferroviario, che si è sviluppato col tempo, è stato gradualmente modificato dalla revisione della legge sulle ferrovie (in vigore dall'1.1.1996) e dalla riforma delle ferrovie 1 (1.1.1999). Nel 2005 il Consiglio federale è stato incaricato dalle Camere di presentare la riforma delle ferrovie 2 suddivisa in pacchetti:

- il primo pacchetto della riforma delle ferrovie 2, che concerne la revisione della disciplina sui trasporti pubblici (revisione TP), è stato approvato dalle Camere nella sessione primaverile del 2009 ed è entrato in vigore il 1° gennaio 2010;
- il secondo pacchetto è stato suddiviso dal Consiglio federale in due parti, di cui la prima sarà sottoposta a breve alle Camere, mentre la seconda richiederà tempi di approvazione più lunghi in quanto contiene due modelli di istituto di assegnazione dei tracciati da analizzare in modo approfondito;
- il terzo pacchetto, comprendente una nuova disciplina del finanziamento dell'infrastruttura, sarà posto in consultazione nel 2011.


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale dei trasporti UFT, Informazione, 031 322 36 43



Pubblicato da

Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
https://www.uvek.admin.ch/uvek/it/home.html

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-33626.html