Strategia dei mercati finanziari: il Consiglio federale concretizza le prime misure per la lotta contro frode fiscale e sottrazione d'imposta

Berna, 25.02.2010 - Nella sua seduta di ieri, mercoledì, il Consiglio federale ha concretizzato le misure per l'attuazione della sua strategia dei mercati finanziari. Nel mese di dicembre del 2009 aveva deciso di non accettare in Svizzera fondi non dichiarati provenienti dall'estero. Per raggiungere questo obiettivo ha quindi deciso di attuare in modo coerente e rapido gli standard dell'OCSE in ambito fiscale e di continuare a collaborare con altri Stati nella lotta contro la frode fiscale e la sottrazione d'imposta. Inoltre, intende disciplinare la regolarizzazione di patrimoni non dichiarati. Il Governo è favorevole a un'ampia cooperazione in materia di reati fiscali ma è contrario all'idea del «cittadino di vetro» nel senso di uno scambio automatico di informazioni.

La Svizzera ha una piazza finanziaria forte e molto importante per l'economia nazionale. Al fine di salvaguardare la sua integrità, il Governo indirizza la propria strategia dei mercati finanziari alla gestione di patrimoni fiscalmente dichiarati. Il 16 dicembre scorso aveva approvato una corrispondente strategia (cfr. rapporto «Indirizzi strategici della politica svizzera in materia di mercati finanziari»). Nella sua seduta di ieri ha concretizzato le misure per l'attuazione di questa strategia.

Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di continuare ad attuare in modo coerente e rapido la nuova politica in materia di assistenza amministrativa. Dal 13 marzo 2009 la Svizzera offre assistenza amministrativa nelle questioni fiscali secondo gli standard dell'OCSE e nelle relative domande non opera più distinzione tra frode fiscale e sottrazione d'imposta nei confronti dell'estero. Nel frattempo la Svizzera ha negoziato con 18 Stati Convenzioni di doppia imposizione (CDI) conformemente agli standard dell'OCSE. Spetta ora al Parlamento ratificarle. Le prime cinque CDI saranno trattate dal Consiglio degli Stati durante la sessione primaverile.

Allo scopo di creare chiarezza e certezza del diritto, il Governo intende portare avanti la regolarizzazione di patrimoni non dichiarati tutelando al contempo la sfera privata. Il Consiglio federale non accetta fondi non tassati provenienti dall'estero. Al fine di evitare che nuovi fondi non dichiarati giungano in Svizzera, il DFF elaborerà diverse proposte di soluzione.

Infine, il Governo intende facilitare ulteriormente l'accesso ai mercati di singoli Stati nonché dell'UE. La possibilità di concludere con l'UE di un ampio accordo sulle prestazioni di servizi per migliorare l'accesso ai mercati è stata respinta dall'Esecutivo. Infatti, le differenze giuridiche e istituzionali tra la Svizzera e l'UE (segnatamente nel settore delle infrastrutture) richiederebbero, secondo le analisi del gruppo di lavoro, trattative troppo lunghe e complesse.


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Alexander Karrer, capo Divisione delle questioni finanziarie internazionali e della politica monetaria AFF, tel. 031 324 95 84


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