Ritiro dell’iniziativa popolare "Acqua viva": quali gli sviluppi?

Berna, 10.02.2010 - La Federazione Svizzera di Pesca (FSP) ha annunciato il 2 febbraio 2010 il ritiro condizionato dell’iniziativa popolare "Acqua viva" a favore del controprogetto indiretto "Protezione e utilizzo dei corsi d’acqua" accolto dalle Camere l’11 dicembre 2009, che promuove la rivitalizzazione delle acque e riduce notevolmente gli effetti negativi causati dallo sfruttamento idrico.

Il controprogetto, che prevede la modifica della legge sulla protezione delle acque, della legge sulla sistemazione dei corsi d'acqua, della legge sull'energia nonché della legge sul diritto fondiario rurale, è sottoposta a referendum fino al 13 maggio 2010.

Un buon compromesso

Il Consiglio federale è dell'avviso che il controprogetto costituisce un buon compromesso, in quanto tiene conto sia delle questioni ambientali, sia degli aspetti socio-economici.

  • I corsi d'acqua arginati torneranno a essere degli habitat seminaturali.
  • Gli effetti negativi più sostanziali sull'ambiente causate dallo sfruttamento idrico (flusso discontinuo, ostacoli allo scorrimento, perturbazione del bilancio del materiale solido di fondo) dovranno essere eliminati nell'arco di vent'anni.
  • Allo stesso tempo, si terrà adeguatamente conto anche dello sfruttamento idrico e degli interessi del settore agricolo.

Necessità di intervento considerevole

  • Nell'Altopiano, circa il 40 per cento dei corsi d'acqua è in cattivo stato; la quota supera l'80 per cento nelle zone abitate.
  • Oltre il 90 per cento delle acque utilizzabili è impiegato per la produzione di energia elettrica.

Pianificazione cantonale

Le misure di rivitalizzazione destinate al ripristino delle funzioni naturali delle acque e del beneficio ricreativo da esse generato devono essere previste dai Cantoni nel quadro di una pianificazione strategica e finanziate dalla Confederazione secondo criteri di efficacia.

Le opere di sistemazione volte a ridurre gli effetti negativi del flusso discontinuo, le misure per il ripristino di condizioni favorevoli al transito dei pesci e di un bilancio del materiale solido di fondo perturbato devono essere pianificate dai Cantoni e applicate dalle centrali idroelettriche. La Confederazione fornisce il proprio sostegno per quanto attiene alla pianificazione, mentre i relativi investimenti verranno finanziati mediante un contributo prelevato sulla rete ad alta tensione.

A beneficiare di un ripristino della funzionalità degli habitat acquatici sono in primo luogo la biodiversità, all'interno e lungo i corsi d'acqua, e la popolazione (tempo libero e turismo). Tuttavia, la sistemazione dei corsi d'acqua li rende anche meno vulnerabili a fenomeni naturali come il cambiamento climatico. Le misure di risanamento dei corsi d'acqua sono rilevanti tanto quanto lo è stata la costruzione, negli ultimi decenni, di impianti di depurazione delle acque.

Fasi ulteriori

Se il termine di referendum scade inutilizzato:

  • elaborazione delle relative modifiche alle ordinanze da parte dell'UFAM e  indagine conoscitiva presso gli ambienti interessati prima dell'estate 2010
  • decreto del Consiglio federale entro la fine del 2010
  • entrata in vigore nel 2011


Indirizzo cui rivolgere domande

Stephan Müller, capo della divisione Acque, UFAM, tel. 031 322 93 20
Rémy Estoppey, capo della sezione Morfologia e portata delle acque superficiali, UFAM, tel. 031 322 68 78



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Ufficio federale dell'ambiente UFAM
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